martedì 9 gennaio 2024

Il Vangelo del Mercoledì 10 Gennaio 2024

 

Della 1° settimana del Tempo Ordinario.

Sant' Aldo, Eremita.

Prima lettura.

Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta.

Dal primo libro di Samuèle (3,1-10.19-20)

In quei giorni, il giovane Samuèle serviva

il Signore alla presenza di Eli.

La parola del Signore era rara in quei

giorni, le visioni non erano frequenti.

E quel giorno avvenne che Eli stava

dormendo al suo posto, i suoi occhi

cominciavano a indebolirsi e non

riusciva più a vedere.

La lampada di Dio non era ancora spenta

e Samuèle dormiva nel tempio del Signore,

dove si trovava l'arca di Dio.

Allora il Signore chiamò: «Samuèle!»

ed egli rispose: «Eccomi», poi corse da

Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!».

Egli rispose: «Non ti ho chiamato,

torna a dormire!».

Tornò e si mise a dormire.

Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuèle!»;

Samuèle si alzò e corse da Eli dicendo:

«Mi hai chiamato, eccomi!».

Ma quello rispose di nuovo: «Non ti ho

chiamato, figlio mio, torna a dormire!».

In realtà Samuèle fino ad allora non aveva

ancora conosciuto il Signore, né gli era

stata ancora rivelata la parola del Signore.

Il Signore tornò a chiamare: «Samuèle!»

per la terza volta; questi si alzò nuovamente

e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!».

Allora Eli comprese che il Signore

chiamava il giovane.

Eli disse a Samuèle: «Vattene a dormire

e, se ti chiamerà, dirai: "Parla, Signore,

perché il tuo servo ti ascolta"».

Samuèle andò a dormire al suo posto.

Venne il Signore, stette accanto a lui e lo

chiamò come le altre volte: «Samuèle, Samuèle!».

Samuèle rispose subito: «Parla, perché il

tuo servo ti ascolta». Samuèle crebbe e il

Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto

una sola delle sue parole.

Perciò tutto Israele, da Dan fino a Bersabea,

seppe che Samuèle era stato costituito

profeta del Signore.

Parola di Dio.

Vangelo.

Gesù guarì molti che erano afflitti

da varie malattie.

Dal Vangelo secondo Marco (1,29-39) anno paei.

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga,

subito andò nella casa di Simone e Andrea,

in compagnia di Giacomo e Giovanni.

La suocera di Simone era a letto con la

febbre e subito gli parlarono di lei.

Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola

per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.

Venuta la sera, dopo il tramonto del sole,

gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.

Tutta la città era riunita davanti alla porta.

Guarì molti che erano affetti da varie malattie

e scacciò molti demòni; ma non permetteva

ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.

Al mattino presto si alzò quando ancora era

buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto,

e là pregava.

Ma Simone e quelli che erano con lui,

si misero sulle sue tracce.

Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!».

Egli disse loro: «Andiamocene altrove,

nei villaggi vicini, perché io predichi anche

là; per questo infatti sono venuto!».

E andò per tutta la Galilea, predicando

nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Dopo avere guarito un indemoniato

presente in sinagoga, forte immagine

per dire che dobbiamo cominciare

dall’interno della Chiesa la conversione

dei cuori, Gesù guarisce la suocera di

Pietro, che si mette a servirli.

Se siamo guariti nel cuore, se abbiamo

incontrato il Signore, se abbiamo ricevuto

la luce interiore, non è per crogiolarci

nella nostra nuova identità spirituale,

ma per servire i fratelli.

Gesù, alla fine di una giornata intensa

e frenetica, ruba del tempo al sonno per

pregare in solitudine il Padre.

Gli apostoli capiscono che è proprio

nella preghiera solitaria di Gesù che

si trova il segreto della sua forza e

del suo dinamismo.

Solo nella preghiera continua possiamo

trovare le energie per annunciare il

Vangelo, per servire i fratelli.

Animo, cercatori di Dio, imitiamo il

Maestro; tante più cose da fare ci sono,

tanta più pressione riceviamo, tanto più

ci è urgente ritagliarci uno spazio interiore

per stare col Padre, a costo di rubare

qualche minuto al sonno.

Ci è talmente indispensabile restare legati

alla tenerezza di Dio, ci è talmente

fondamentale attingere continuamente

all’oceano di pace del suo cuore, da capire

che la preghiera interiore, la meditazione,

la presa di consapevolezza della volontà

di Dio ci sono vitali.

Costi quel che costi.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.