sabato 6 giugno 2015

Il Vangelo di Domenica 7 Giugno 2015

Il Vangelo della Domenica del Corpus Domini.
1° Lettura dal libro dell’Esodo (24,3-8).
2° Lettura dalla lettera agli Ebrei (9,11-15).
Dal Vangelo secondo Marco (14,12-16.22-26) anno B.
Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la
Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che
andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la
Pasqua?».
Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro:
«Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una
brocca d’acqua; seguitelo.
Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro
dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare
la Pasqua con i miei discepoli?”.
Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala,
arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».
I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come
aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione,
lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo
è il mio corpo».
Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne
bevvero tutti.
E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza,
che è versato per molti.
In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto
della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel
regno di Dio».
Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte
degli Ulivi.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il sangue nella mentalità biblica, è il segno della vita.
Aspergere le pietre, cioè le dodici tribù di Israele con
il sangue delle vittime aveva un senso profondo;
significava infatti che quella vita sanificata dal sacrificio
fatto a Dio, scendeva su Israele e lo vivificava con la
stessa vita di Dio.
Eppure, quel rituale era solo una prefigurazione di una
nuova alleanza che Dio avrebbe stipulato con il suo popolo.
Questa volta l’alleanza sarebbe stata eterna, perché sancita
con il sangue dell’Agnello immacolato, Gesù Cristo.
La solennità di oggi ci invita proprio a magnificare il
Signore per la sua bontà infinita, che ha voluto donarci
la vita stessa di suo Figlio.
Tutte le volte che ci accostiamo all’Eucaristia, scorre
in noi una vita nuova.
L’Eucaristia ci rimanda ad un altro importante significato;
essa ci ricorda la vita di Gesù offerta in sacrificio per
tutti gli uomini.
In Cristo si è compiuto un fatto irripetibile; nell’Eucaristia
si identificano contemporaneamente il sacerdote e il
sacrificio, offerto sull’altare della croce.
Quando ci nutriamo del pane eucaristico, non siamo
noi ad assimilarlo a noi come facciamo con ogni cibo, ma
è l’Eucaristia che ci assimila a sé, e ci rende creature nuove.
Chi si nutre del Pane eucaristico con può più vivere per
se stesso; come Gesù Cristo, anche noi siamo invitati ad
unirci a quel sacrificio per donare la nostra vita proprio
come ha fatto Lui.
Le occasioni sono tante e in esse ci aspetta il Signore Gesù,
per rendere anche noi Eucaristia.
E nella Chiesa non si potrà mai esaurire la riflessione,
e soprattutto la contemplazione, del mistero dell’Eucaristia
così come è stata istituita da Gesù nell’Ultima Cena.
Gesù, in questo testo, afferma una cosa di capitale
importanza; il suo è il vero sangue dell’Alleanza.
Il sangue delle vittime versato alle falde del Sinai da Mosè
era un annuncio ed una prefigurazione del suo sangue.
L’Eucaristia allora ci rimanda al mistero dell’offerta della
vita di Gesù che, per amore, dona tutto se stesso.
Quando partecipiamo alla Messa, riflettiamo mai
su questo dono infinito?
Anche noi siamo distratti ed annoiati, e guardiamo
l’orologio perché non vediamo l’ora che finisca?
Oppure cerchiamo di entrare nel mistero d’amore che
è racchiuso in quel pezzetto di pane?
Spero proprio di si, è troppo grande questo mistero,
perciò ringraziamo il Signore con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.