martedì 6 giugno 2017

Il Vangelo del Mercoledì 7 Giugno 2017

Della 9° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro di Tobìa (3,1-11.16-17°)
Dal Vangelo secondo Marco (12,18-27) anno dispari.
In quel tempo, vennero da Gesù alcuni sadducei–i quali dicono che non c’è
risurrezione–e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato
scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli,
suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello.
C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza.
Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo
egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza.
Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna.
Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie?
Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non
conoscete le Scritture né la potenza di Dio?
Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito,
ma saranno come angeli nei cieli.
Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè,
nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio
di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”?
Non è Dio dei morti, ma dei viventi!
Voi siete in grave errore».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Un’altra provocazione per Gesù, che viene messo alla prova su un altro
argomento controverso al suo tempo; quello della risurrezione dai morti.
Effettivamente, al tempo in cui visse il Signore, le idee in proposito non
erano molto chiare e le scuole di pensiero erano differenti.
I sadducei, poi, erano coloro i quali rifiutavano ogni possibile idea di
risurrezione dai morti, per cui essi cercano di mettere alla prova Gesù
portandogli un esempio assurdo e volutamente esagerato.
La risposta di Gesù non lascia dubbi; l’errore è voler giudicare le realtà
eterne con i criteri di valutazione umani.
A volte, ci si stringe il cuore, pensando che non potremo più godere di certi
legami o rapporti con le persone che abbiamo amato.
Non dobbiamo avere paura; l’amore trasfigura tutto e tutti.
Non facciamo, dunque, lo stesso errore dei sadducei.
Guardate che non è una cosa assolutamente facile, perciò, di fronte alla
morte e al dolore, l’unica cosa da fare è pregare per non farci travolgere.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.