domenica 24 dicembre 2017

Il Vangelo del Lunedì 25 Dicembre 2017

Santo Natale.
1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (52,7-10)
2° Lettura dalla lettera agli Ebrei (1,1-6)
Dal Vangelo secondo Giovanni (1,1-18) anno B.
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle
tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti
credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo
non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli
che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da
volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo
contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal
Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui
che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero
per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del
Padre, è lui che lo ha rivelato.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La luce è venuta nel mondo, ma le tenebre non l’hanno accolta.
Questo significa che, anche nel gaudio del Natale; non dobbiamo mai
dimenticare il dramma del rifiuto dell’uomo, il quale ha anche la libertà
di rifiutare Dio e suo figlio Gesù.
Questo è davvero tremendo, soprattutto se pensiamo che Dio non vuole
nulla, se non la nostra felicità e realizzazione.
Per coloro che invece si lasciano illuminare dalla sua presenza, la vita
rivela significati nuovi e più pieni.
Ma dipende sempre dalla nostra volontà di accoglierlo; per questo, non
sprechiamo l’occasione di grazia che ci viene donata anche in questo
Natale, ma approfittiamo della bontà di Dio!
Sarà la maniera migliore per fare festa al Bambino Santo che è venuto
tra noi lodandolo e pregando.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Santo Natale a tutti voi Fausto.