venerdì 20 maggio 2016

Il Vangelo del Sabato 21 Maggio 2016

1° Lettura dalla lettera di san Giacomo apostolo (5,13-20)
Dal Vangelo secondo Marco (10,13-16) anno C.
In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché
li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate
che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è
come loro infatti appartiene il regno di Dio.
In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come
lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».
E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo
le mani su di loro.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Un dato è certo; Gesù ama sconvolgere le regole sociali del
suo tempo, soprattutto quando esse sono retaggio di una
legge che ormai non dice più niente e che ormai è sterile
autoconservazione.
I bambini, al tempo di Gesù, non godevano di particolare
stima da parte del mondo degli adulti.
Fino all’età di dodici anni, momento in cui il fanciullo veniva
coinvolto per la prima volta nella vita culturale di Israele,
esso era praticamente inesistente.
Ma Gesù non solo valorizza la loro presenza attorno a Lui;
addirittura li indica come i principali destinatari del regno dei cieli.
A chi diventa come loro, nella semplicità ed umiltà, Dio
promette grandi cose e non fa mancare la sua grazia e
la sua premura.
Ed allora, cosa aspettiamo a diventare piccoli per il regno?
Non è facile umiliarsi e diventare semplici come i bambini,
possiamo riuscirci solo attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.