sabato 1 settembre 2018

Il Vangelo di Domenica 2 Settembre 2018


Della 22° Domenica del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro del Deuteronòmio (4,1-2.6-8)
2° Lettura dalla lettera di san Giacomo apostolo (1,17-18.21b-22.27)
Dal Vangelo secondo Marco (7,1-8.14-15.21-23) anno B.
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi,
venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure,
cioè non lavate–i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono
lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e,
tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano
molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di
oggetti di rame e di letti–, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché
i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma
prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene!
Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro.
Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».
E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini,
escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità,
inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.
Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Nel Vangelo Gesù parla del “cuore”, cioè dell’uomo nella sua interiorità più
profonda, e precisa che il ritualismo a cui si appellano gli scribi e i farisei
è «tradizione di uomini».
Purtroppo anche oggi, come ai tempi del Signore, è facile fermarsi a una
pratica del tutto esteriore, senza spirito e vita, senza il consenso della
propria interiorità.
Com’è sterile, purtroppo, praticare certe cose perché dobbiamo farlo, perché
da sempre lo facciamo, perché se no andiamo all'Inferno.
Al contrario, com'è liberante ascoltare il capovolgimento operato da Gesù!
Allora, ciò che conta non è compiere esteriormente alcune pratiche, che di
per sé sono giuste, ma purificare le intenzioni che ci spingono a compierle,
prendendoci cura della nostra interiorità.
È lì, nelle profondità del cuore, che lo Spirito Santo riversa un amore che ci
viene continuamente donato proprio perché la nostra adesione alla Legge
avvenga nella libertà.
Logicamente, non è assolutamente facile, ma abbiamo la preghiera che
ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buona giornata, Fausto.