martedì 31 maggio 2016

Il Vangelo del Mercoledì 1 Giugno 2016

1° Lettura dalla seconda lettera di san Paolo
apostolo a Timòteo (1,1-3.6-12)
Dal Vangelo secondo Marco (12,18-27) anno C.
In quel tempo, vennero da Gesù alcuni sadducei–i quali
dicono che non c’è risurrezione–e lo interrogavano dicendo:
«Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello
di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda
la moglie e dia una discendenza al proprio fratello.
 C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non
lasciò discendenza.
Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza;
e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza.
Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna.
Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro
sarà moglie?
Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore,
perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio?
Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno
né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli.
Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto
nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli
parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco
e il Dio di Giacobbe”?
Non è Dio dei morti, ma dei viventi!
Voi siete in grave errore».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
È sempre difficile parlare di realtà che vanno al di là della
nostra esperienza ordinaria e limitata; ma lo è ancora di più
quando non ci si pone di fronte a tali realtà con il cuore
aperto e la disponibilità ad accogliere una rivelazione che
ci supera e ci porta lontano.
I sadducei non credono alla risurrezione dei morti, per cui
essi tentano di porre in ridicolo Gesù con un esempio
improbabile che si fonda sulla legge del levirato.
Secondo questa legge, quando una persona moriva senza aver
lasciato figli, suo fratello doveva sposare la vedova per
permettere la continuazione della famiglia.
Gesù come sempre cerca di portarci su un piano superiore,
dove si vive in una realtà divinizzata dalla presenza di Dio;
ogni altra convinzione è un grosso errore.
Ed allora, seguiamo Gesù ed ascoltiamo la sua parola,
cercando di comprenderla con l’aiuto della preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.