giovedì 20 giugno 2024

Il Vangelo del Venerdì 21 Giugno 2024

 

Della 11° settimana del Tempo Ordinario.

San Luigi Gonzaga, religioso.

Prima Lettura

Unsero Ioas e acclamarono: «Viva il re!».

Dal secondo libro dei Re (11,1-4.9-18.20)

In quei giorni, Atalìa, madre di Acazìa,

visto che era morto suo figlio, si accinse

a sterminare tutta la discendenza regale.

Ma Ioseba, figlia del re Ioram e sorella

di Acazìa, prese Ioas, figlio di Acazìa,

sottraendolo ai figli del re destinati alla

morte, e lo portò assieme alla sua nutrice

nella camera dei letti; lo nascose così ad

Atalìa ed egli non fu messo a morte.

Rimase nascosto presso di lei nel tempio

del Signore per sei anni; intanto Atalìa

regnava sul paese.

Il settimo anno Ioiadà mandò a chiamare

i comandanti delle centinaia dei Carii e

delle guardie e li fece venire presso di

sé nel tempio del Signore.

Egli concluse con loro un’alleanza,

facendoli giurare nel tempio del Signore;

quindi mostrò loro il figlio del re.

I comandanti delle centinaia fecero quanto

aveva disposto il sacerdote Ioiadà.

Ognuno prese i suoi uomini, quelli che

entravano in servizio il sabato e quelli

che smontavano il sabato, e andarono

dal sacerdote Ioiadà.

Il sacerdote consegnò ai comandanti di

centinaia lance e scudi, già appartenenti al

re Davide, che erano nel tempio del Signore.

Le guardie, ognuno con l’arma in pugno,

si disposero dall’angolo destro del tempio

fino all’angolo sinistro, lungo l’altare

e l’edificio, in modo da circondare il re.

Allora Ioiadà fece uscire il figlio del re

e gli consegnò il diadema e il mandato;

lo proclamarono re e lo unsero.

Gli astanti batterono le mani e

acclamarono: «Viva il re!».

Quando sentì il clamore delle guardie

e del popolo, Atalìa si presentò al popolo

nel tempio del Signore.

Guardò, ed ecco che il re stava presso la

colonna secondo l’usanza, i comandanti

e i trombettieri erano presso il re, mentre

tutto il popolo della terra era in festa e

 suonava le trombe.

Atalìa si stracciò le vesti e gridò:

«Congiura, congiura!».

Il sacerdote Ioiadà ordinò ai comandanti

delle centinaia, preposti all’esercito:

«Conducetela fuori in mezzo alle file

e chiunque la segue venga ucciso di spada».

Il sacerdote infatti aveva detto: «Non

sia uccisa nel tempio del Signore».

Le misero addosso le mani ed essa

raggiunse la reggia attraverso l’ingresso

dei Cavalli e là fu uccisa.

Ioiadà concluse un’alleanza fra il Signore,

il re e il popolo, affinché fosse il popolo

del Signore, e così pure fra il re e il popolo.

Tutto il popolo della terra entrò nel tempio

di Baal e lo demolì, ne fece a pezzi

completamente gli altari e le immagini

e ammazzò Mattàn, sacerdote di Baal,

davanti agli altari.

Il sacerdote Ioiadà mise sorveglianti al

tempio del Signore.

Tutto il popolo della terra era in festa e

la città rimase tranquilla: Atalìa era

stata uccisa con la spada nella reggia.

Parola di Dio.

Vangelo

Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.

Dal Vangelo secondo Matteo (6,19-23) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Non accumulate per voi tesori sulla terra,

dove tarma e ruggine consumano e dove

ladri scassìnano e rubano; accumulate

invece per voi tesori in cielo, dove né

tarma né ruggine consumano e dove

ladri non scassìnano e non rubano.

Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà

anche il tuo cuore.

La lampada del corpo è l’occhio; perciò,

se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo

corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio

è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso.

Se dunque la luce che è in te è tenebra,

quanto grande sarà la tenebra!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Cosa ci è prezioso?

Cosa o chi rappresenta il nostro ‘tesoro’?

In cosa stiamo investendo nella vita?

Certo; tutti desideriamo legittimamente

una vita serena, una casa, un buon lavoro,

qualche soddisfazione.

Ed è bene che sia così, soprattutto in

questi tempi di fatica lavorativa e sociale.

Ma sappiamo anche che ciò che ci occorre

è molto di più; il nostro cuore è fatto per

l’infinito e solo l’infinito di Dio può

davvero colmarlo.

Qui, in parte, e altrove, definitivamente.

Se abbiamo intuito il valore del Vangelo,

della vita nuova in Dio, della sua presenza,

vale la pena investire tutte le nostre

energie in Lui.

Così come non esitiamo a cercare qualche

buon investimento che metta al sicuro i

nostri risparmi, investiamo per la vita vera.

E si vede da lontano in cosa noi o altri

stiamo investendo; lo sguardo buio di

cui parla Gesù è quanto mai attuale;

vediamo quante guerre ci sono attorno

a noi, quanta cattiveria soprattutto tra

i giovani e quante persone incontriamo

che hanno uno sguardo intorbidito dai

loro pensieri e dai loro ragionamenti malvagi!

Se, invece, poniamo la nostra fiducia in

Dio e ci lasciamo abitare da Lui, allora

anche il nostro sguardo diventerà

luminoso e trasparente attraverso

l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.