martedì 19 aprile 2022

Il Vangelo del Mercoledì 20 Aprile 2022

 

Della 1° settimana del Tempo di Pasqua.

Santa Sara di Antiochia, Martire.

Prima Lettura

Quello che ho te lo dò: nel nome di Gesù, alzati e cammina!

Dagli Atti degli Apostoli (3,1-10)

In quei giorni, Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle

tre del pomeriggio.

Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita; lo ponevano

ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l'elemosina

a coloro che entravano nel tempio.

Costui, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio,

li pregava per avere un'elemosina.

Allora, fissando lo sguardo su di lui, Pietro insieme a Giovanni disse: «Guarda

verso di noi».

Ed egli si volse a guardarli, sperando di ricevere da loro qualche cosa.

Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do:

nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!».

Lo prese per la mano destra e lo sollevò.

Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e, balzato in piedi, si mise a

camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.

Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio e riconoscevano che era colui

che sedeva a chiedere l'elemosina alla porta Bella del tempio, e furono ricolmi

di meraviglia e stupore per quello che gli era accaduto.

Parola di Dio.

Vangelo.

Riconobbero Gesù nello spezzare il pane.

Dal Vangelo secondo Luca (24,13-35) anno C.

Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana], due [dei discepoli]

erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri

da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto.

Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò

e camminava con loro.

Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.

Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi

lungo il cammino?».

Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo

tu sei forestiero a Gerusalemme!

Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?».

Domandò loro: «Che cosa?».

Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in

opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti

e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo

hanno crocifisso.

Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò,

sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute.

Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino

alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto

anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo.

Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto

le donne, ma lui non l’hanno visto».

Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti!

Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?».

E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò

che si riferiva a lui.

Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se

dovesse andare più lontano.

Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto».

Egli entrò per rimanere con loro.

Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò

e lo diede loro.

Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero.

Ma egli sparì dalla loro vista.

Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli

conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».

Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti

gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore

è risorto ed è apparso a Simone!».

Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto

nello spezzare il pane.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Sono tristi, i discepoli di Emmaus.

Il loro ritorno a casa è cupo e pieno di pensieri negativi.

Quel noi speravamo è l’affermazione più scoraggiante dell’intero Vangelo.

Significa non crederci più, ammettere un fallimento, un’illusione, una sconfitta.

No, Gesù non è la speranza di Israele, è stato spazzato via come altri prima di Lui.

Nessuna salvezza, nessuna prospettiva; anche il giusto è stato ucciso come molti.

Come Maria di Magdala, anche i discepoli sono travolti dal loro dolore al punto

da non riconoscere il Signore che cammina accanto a loro.

Anzi; sono quasi offesi quando questo straniero dimostra di non conoscere

quanto (gli) è accaduto.

Quando capiremo che Dio è sempre un passo avanti!

Che non si ferma alla sofferenza!

Ma i discepoli devono convertire il loro cuore e il Signore li invita a rileggere

quanto accaduto alla luce della fede, scrutando le Scritture.

Solo davanti al gesto del pane spezzato, finalmente, lo riconoscono.

Come se l’evangelista ci dicesse che solo attraverso dei segni, la Parola e il pane

spezzato, possiamo oggi riconoscere il Risorto, farne esperienza, vivere insieme

a Lui, se ci facciamo aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.