sabato 2 giugno 2018

Ormai Facebook è una presa per il sedere

Amici, da alcuni giorni facebook mi ha oscurato, nel senso che
riesco a inserire i miei commenti solo attraverso il mio Blog,
ma io non riesco a vedere i vostri commenti sul mio profilo.
Niente di male, forse do fastidio, comunque continuerò a mandare
i miei commenti in questo sistema, se avete qualche cosa da
comunicarmi lo potete fare attraverso la mia pagina del Blog
con cui aprite i  commenti, un abbraccio a tutti Fausto.

Il Vangelo di Domenica 3 Giugno 2018


Santissimo Corpo e Sangue di Cristo.
1° Lettura dal libro dell’Esodo (24,3-8)
2° Lettura dalla lettera agli Ebrei (9,11-15)
Dal Vangelo secondo Marco (14,12-16.22-26) anno B.
Il primo giorno degli àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero
a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?».
Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà
incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo.
Là dove entrerà, dite al padrone di casa: "Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza,
in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?".
Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta;
lì preparate la cena per noi».
I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro
e prepararono la Pasqua.
Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede
loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo».
Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti.
E disse loro: «Questo è il mio sangue dell'alleanza, che è versato per molti.
In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno
in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».
Dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Secoli e secoli di tradizione e di sacrifici assumono un significato del tutto
nuovo di fronte alle parole di Gesù.
Egli dice di essere il pane vero e vivo, disceso dal cielo.
Ciò significa che la manna, cibo miracoloso dato da Dio agli israeliti perché
non morissero nel deserto, nonché una della reliquie più preziose del popolo,
era in realtà un simbolo; colui che Dio dona per sfamare davvero per la vita
eterna è Gesù in persona.
Questo, nei presenti, crea smarrimento; cosa significano le sue parole?
Ma Egli non abbassa il tiro del suo annuncio e ripete con forza e convinzione
queste parole; chi mangia la sua carne e beve il suo sangue vivrà per sempre,
cioè non conoscerà mai la morte.
Per questo l’Eucaristia è anche chiamata farmaco d'immortalità.
Perciò, partecipiamo all’Eucaristia con gioia e ringraziamo il Signore per questo
dono, con la nostra preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buona Domenica del Corpus Domini, Fausto.