giovedì 12 ottobre 2023

Il Vangelo del Venerdì 13 Ottobre 2023


 Della 27° settimana del Tempo Ordinario.

San Teofilo di Antiochia, vescovo.

Prima Lettura

Il giorno del Signore, giorno di tenebra e di caligine.

Dal libro del profeta Gioèle (1,13-15;2,1-2)

Cingete il cilicio e piangete, o sacerdoti,

urlate, ministri dell’altare, venite, vegliate

vestiti di sacco, ministri del mio Dio,

perché priva d’offerta e libagione

è la casa del vostro Dio.

Proclamate un solenne digiuno, convocate

una riunione sacra, radunate gli anziani e

tutti gli abitanti della regione nella casa del

Signore, vostro Dio, e gridate al Signore:

«Ahimè, quel giorno!

È infatti vicino il giorno del Signore e viene

come una devastazione dall’Onnipotente».

Suonate il corno in Sion e date l’allarme

sul mio santo monte!

Tremino tutti gli abitanti della regione

perché viene il giorno del Signore, perché

è vicino, giorno di tenebra e di oscurità,

giorno di nube e di caligine.

Come l’aurora, un popolo grande e forte

si spande sui monti: come questo non ce

n’è stato mai e non ce ne sarà dopo,

per gli anni futuri, di età in età.

Parola di Dio.

Vangelo

Se io scaccio i demòni con il dito di Dio,

allora è giunto a voi il regno di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca (11,15-26) anno dispari,

In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe

scacciato un demonio,] alcuni dissero:

«È per mezzo di Beelzebùl, capo dei

demòni, che egli scaccia i demòni».

Altri poi, per metterlo alla prova, gli

domandavano un segno dal cielo.

Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse:

«Ogni regno diviso in se stesso va in

rovina e una casa cade sull’altra.

Ora, se anche Satana è diviso in se stesso,

come potrà stare in piedi il suo regno?

Voi dite che io scaccio i demòni per

mezzo di Beelzebùl.

Ma se io scaccio i demòni per mezzo di

Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di

chi li scacciano?

Per questo saranno loro i vostri giudici.

Se invece io scaccio i demòni con il dito di

Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.

Quando un uomo forte, bene armato, fa la

guardia al suo palazzo, ciò che possiede

è al sicuro.

Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince,

gli strappa via le armi nelle quali confidava

e ne spartisce il bottino.

Chi non è con me è contro di me, e chi

non raccoglie con me disperde.

Quando lo spirito impuro esce dall’uomo,

si aggira per luoghi deserti cercando

sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò

nella mia casa, da cui sono uscito”.

Venuto, la trova spazzata e adorna.

Allora va, prende altri sette spiriti peggiori

di lui, vi entrano e vi prendono dimora.

E l’ultima condizione di quell’uomo

diventa peggiore della prima».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Chi si avvicina seriamente al Dio di Gesù

provoca lo scatenamento interiore di una

lotta spirituale fra luce e tenebre,

fra bene e male.

E oggi il Vangelo parla dell’avversario

(è il nome che usa Gesù per definire

satana, e lo trovo splendido; un avversario

si può battere!) e della lotta che possiamo

trovarci a combattere.

Succede ad ogni discepolo di attraversare

periodi bui; Dio non si sente, tutto va

storto, sembra proprio che il destino si

accanisca contro di te.

È il momento della prova; il tuo cuore ha

conosciuto Dio, non stai percorrendo

strade che ti portano lontano da Lui

o da te stesso, eppure sprofondi nella

tristezza e nell’ansia, in

un’insoddisfazione perenne.

L’avversario agisce e agisce proprio

quando le cose sembrano andare bene;

perciò Gesù ammonisce i suoi a non

cercare situazioni improbabili di

perfezione cristiana.

La stragrande maggioranza delle persone,

si accusano del fatto di commettere

sempre-più o meno-gli stessi peccati.

Il loro sogno segreto sarebbe quello di

arrivare davanti al confessore, sorridere

e dire: “Tutto bene, nessun peccato!”.

Ma è ciò che Dio desidera?

O non siamo piuttosto noi a desiderarlo?

Dio ha bisogno di figli, non di giusti!

E, a volte, è bene restare consapevoli

della propria fragilità per non correre il

rischio di essere travolti come l’uomo

della parabola, per questo il Signore

ci ha insegnato a pregare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.