5° settimana di
Quaresima.
1° Lettura dal libro
del profeta Ezechièle (37,21-28)
Dal Vangelo secondo Giovanni
(11,45-56) anno pari.
In quel tempo, molti
dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò
che Gesù aveva
compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui.
Ma alcuni di loro
andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto.
Allora i capi dei
sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che
cosa facciamo?
Quest'uomo compie
molti segni.
Se lo lasciamo
continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani
e distruggeranno il
nostro tempio e la nostra nazione».
Ma uno di loro, Caifa,
che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi
non capite nulla!
Non vi rendete conto
che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per
il popolo, e non vada
in rovina la nazione intera!».
Questo però non lo
disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell'anno,
profetizzò che Gesù
doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione,
ma anche per riunire
insieme i figli di Dio che erano dispersi.
Da quel giorno dunque
decisero di ucciderlo.
Gesù dunque non andava
più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella
regione vicina al deserto,
in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli.
Era vicina la Pasqua
dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme
prima della Pasqua per
purificarsi.
Essi cercavano Gesù e,
stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare?
Non verrà alla
festa?».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Il destino di Gesù ormai è
segnato; i capi del popolo hanno deciso che Egli
non solo non può essere il
Messia, ma che è pericoloso per l’incolumità
di tutto il popolo.
È evidente che dietro questo
discorso vi è tanta ipocrisia; essi vogliono solo
liberarsi di Lui perché, con la
sue parole e con le sue opere, mette in crisi
tutto il loro sistema di
concepire la religione e il rapporto con Dio.
Questo, i sacerdoti del tempo,
non potevano permetterlo.
In questi giorni così
particolari, anche noi siamo chiamati a scoprire ogni
falsità che c’è nella nostra
vita, per liberarcene e accogliere Gesù,
che è la verità.
Questo significa avere il
coraggio di guardare negli occhi anche tanti
compromessi e debolezze che forse
non ci piace vedere; ma è questo
l’inizio di una vita davvero
nuova.
Non sarà facile, ma possiamo
riuscirci facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio
ora e sempre nei
secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata Fausto.