mercoledì 23 marzo 2016

Il Vangelo del Giovedì Santo 24 Marzo 2016

(MESSA IN CENA DOMINI)
1° Lettura dal libro dell’Èsodo (12,1-8.11-14)
2° Lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo
ai Corìnzi (11,23-26)
Dal Vangelo secondo Giovanni (13,1-15) anno C.
Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta
la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo
amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore
a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù,
sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che
era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose
le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita.
Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei
discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore,
tu lavi i piedi a me?».
Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci;
lo capirai dopo».
Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!».
Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me».
Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi,
ma anche le mani e il capo!».
Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno
di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri,
ma non tutti».
Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette
di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi?
Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene,
perché lo sono.
Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi,
anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri.
Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate
come io ho fatto a voi».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’Eucaristia non si può capire se non in un contesto di
servizio e di amorevole donazione di sé.
Se crediamo che basti andare a Messa per onorare Gesù,
ci sbagliamo di grosso; infatti, Egli ha lavato i piedi anche
a noi e continuamente ce li lava nella celebrazione eucaristica,
perché anche noi possiamo fare lo stesso agli altri.
Guardiamoci intorno; quante persone aspettano da noi
attenzione ed amore?
E quante volte siamo troppo impegnati a pensare a noi
stessi ed alle nostre cose, e perdiamo così occasioni preziose
per fare di tutta la nostra vita un’Eucaristia?
Per questo, non dobbiamo aver paura di fare come il Maestro,
il quale si chinò per servire i suoi; non solo non perdiamo
la nostra dignità, ma acquisteremo persino la simpatia
e l’affetto degli altri.
Ma Gesù ci fa un’ulteriore raccomandazione; quando
dobbiamo scegliere a chi lavare i piedi, scegliamo coloro
che non possono darci nulla in cambio; sarà Lui stesso
la nostra ricompensa.
Non sarà facile, ma abbiamo la preghiera che ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.