lunedì 26 ottobre 2015

Il Vangelo del Martedì 27 Ottobre 2015

1° Lettura dalla lettera di san Paolo

apostolo ai Romani (8,18-25)
Dal Vangelo secondo Luca (13,18-21) anno B.
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il
regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare?
È simile a un granello di senape, che un uomo prese
e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e
gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio?
È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in
tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il regno dei cieli è una realtà misteriosa, la cui natura
Gesù volutamente lascia nel vago e nell’impreciso.
Piuttosto, Gesù usa diverse similitudini per farci capire
che, in realtà il regno è una realtà misteriosa.
Il termine mistero, forse, ci richiama una realtà nascosta
ed esoterica; in realtà, Gesù vuole farci capire un’altra cosa.
L’essenza del regno dei cieli è un mistero aperto, che
può capire solo chi lo sperimenta.
Dunque, è come se Gesù ci invitasse a provare, ad entrare
in questo mistero del suo regno; passo dopo passo ed
impercettibilmente, noi stessi ne faremo parte, e capiremo
cosa il Signore promette quando parla di esso.
È un mistero, allora, perché nessuna realtà creata riesce
a definire la sua natura; scopriamolo con la nostra
esperienza di fede, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.