venerdì 20 dicembre 2024

Il Vangelo del Sabato 21 Dicembre 2024

 

Feria Propria del 21 Dicembre.

San Pietro Canisio, Sacerdote

e Dottore della Chiesa.

Prima Lettura.

Ecco, l'amato mio viene

saltando per i monti.

Dal Cantico dei Cantici (2,8-14)

Una voce! L'amato mio!

Eccolo, viene saltando per i monti,

balzando per le colline.

L'amato mio somiglia a una gazzella

o ad un cerbiatto.

Eccolo, egli sta dietro il nostro muro;

guarda dalla finestra, spia dalle inferriate.

Ora l'amato mio prende a dirmi: «Àlzati,

amica mia, mia bella, e vieni, presto!

Perché, ecco, l'inverno è passato, è

cessata la pioggia, se n'è andata; i fiori

sono apparsi nei campi,

il tempo del canto è tornato e la voce

della tortora ancora si fa sentire nella

nostra campagna.

Il fico sta maturando i primi frutti e le

viti in fiore spandono profumo.

Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni, presto!

O mia colomba, che stai nelle fenditure

della roccia, nei nascondigli dei dirupi,

mostrami il tuo viso, fammi sentire la

tua voce, perché la tua voce è soave,

il tuo viso è incantevole».

Parola di Dio.

Vangelo.

A cosa devo che la madre

del mio Signore venga a me?

Dal Vangelo secondo

Luca (1,39-45) anno dispari.

In quei giorni Maria si alzò e andò in

fretta verso la regione montuosa,

in una città di Giuda.

Entrata nella casa di Zaccarìa,

salutò Elisabetta.

Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di

Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.

Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed

esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le

donne e benedetto il frutto del tuo grembo!

A che cosa devo che la madre del mio

Signore venga da me?

Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai

miei orecchi, il bambino ha sussultato

di gioia nel mio grembo.

E beata colei che ha creduto

nell'adempimento di ciò che il

Signore le ha detto».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

L’angelo se n’è andato, si è allontanato.

No, non è un’annotazione cronologica,

non è una inutile descrizione o un

particolare insignificante quello che

ci consegna Luca.

L’angelo è partito, fine delle apparizioni,

fine del sostegno angelico, fine

dello straordinario.

Come si sarà svegliata, Maria,

il giorno dopo l’annuncio?

Cosa avrà detto? Cosa avrà pensato?

Cos’era successo il giorno prima?

Un’allucinazione?

Una follia? O tutto è reale?

Maria si sfiora il ventre con delicatezza.

Troppe le cose che tumultuosamente

le attraversano la mente.

E Giuseppe?

Col passare dei giorni tutto si semplifica,

Giuseppe viene, in gran segreto e le parla

di sogni, di decisioni, di salvezza.

Non può essere casuale.

Allora decidono di fare l’unica cosa

sensata; vogliono capire se e quanto

è vero ciò che sta accadendo.

Partono; il cuore in agitazione.

E se Elisabetta non aspettasse

nessun bimbo?

Eccoli, ora, nel cortile di casa; Giuseppe

scarica il somarello mentre la vecchia

cugina esce dalla porta di casa,

asciugandosi le mani nel grembiule.

Le due donne si guardano,

in preghiera silenziosa.

È Elisabetta, ora, a parlare.

Ma come hai fatto a credere così tanto,

piccola Maria!

Anch’io, amici, me lo chiedo, come ha

fatto a credere Maria; sforziamoci di

credere anche noi nel Dio di Gesù,

attraverso l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.