venerdì 27 maggio 2016

Il Vangelo del Sabato 28 Maggio 2016

1° Lettura dalla lettera di san Giuda apostolo (17,20-25)
Dal Vangelo secondo Marco (11,27-33) anno C.
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo
a Gerusalemme.
E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi
dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale
autorità fai queste cose?
O chi ti ha dato l’autorità di farle?».
Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda.
Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo.
Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?
Rispondetemi».
Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”,
risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”.
Diciamo dunque: “Dagli uomini”?».
Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni
fosse veramente un profeta.
Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo».
E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità
faccio queste cose».
Parola del Signore
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La cocciutaggine, di fronte a Dio, non è certamente una virtù,
soprattutto se ha come effetto quello di chiudersi in maniera
contraria alla rivelazione della persona di Gesù.
I sommi sacerdoti manifestano in questo brano tutta la loro
testartaggine nell’accogliere l’evidenza, che cioè in Gesù si
compivano tutte le Scritture.
Per questo, Gesù risponde alla loro domanda con una
provocazione che in realtà mette a nudo tutta la loro
ipocrisia e falsità.
Gesù si rifiuta di rispondere loro semplicemente perché
qualsiasi risposta darà loro, non verrà presa in considerazione,
ma manipolata per i loro scopi.
Non dobbiamo essere cocciuti e testardi con Dio, ma lasciamoci
guidare docilmente dalla sua mano premurosa ed amorevole,
aiutandoci con la preghiera.  
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.