domenica 16 gennaio 2022

Il Vangelo del Lunedì 17 Gennaio 2022

 

Della 2° settimana del Tempo Ordinario.

Sant' Antonio, Abate.

Prima Lettura

L’obbedire è meglio del sacrificio.

Perché hai rigettato la parola del Signore, egli ti ha rigettato come re.

Dal primo libro di Samuele (15,16-23)

In quei giorni, Samuèle disse a Saul: "Lascia che ti annunci ciò che il Signore

mi ha detto questa notte".

E Saul gli disse: "Parla!". Samuèle continuò: "Non sei tu capo delle tribù

d'Israele, benché piccolo ai tuoi stessi occhi?

Il Signore non ti ha forse unto re d'Israele?

Il Signore ti aveva mandato per una spedizione e aveva detto: "Va', vota allo

sterminio quei peccatori di Amaleciti, combattili finché non li avrai distrutti".

Perché dunque non hai ascoltato la voce del Signore e ti sei attaccato al

bottino e hai fatto il male agli occhi del Signore?".

Saul insisté con Samuèle: "Ma io ho obbedito alla parola del Signore, ho fatto

la spedizione che il Signore mi ha ordinato, ho condotto Agag, re di Amalèk,

e ho sterminato gli Amaleciti.

Il popolo poi ha preso dal bottino bestiame minuto e grosso, primizie di ciò

che è votato allo sterminio, per sacrificare al Signore, tuo Dio, a Gàlgala".

Samuèle esclamò: "Il Signore gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto

l'obbedienza alla voce del Signore?

Ecco, obbedire è meglio del sacrificio, essere docili è meglio del grasso degli arieti.

Sì, peccato di divinazione è la ribellione, e colpa e terafìm l'ostinazione.

Poiché hai rigettato la parola del Signore, egli ti ha rigettato come re".

Parola di Dio.

Vangelo

Lo sposo è con loro.

Dal Vangelo secondo Marco (2,18-22) anno pari.

In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno.

Vennero da Gesù e gli dissero: "Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli

dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?".

Gesù disse loro: "Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo

sposo è con loro?

Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.

Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel

giorno, digiuneranno.

Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo

nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore.

E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri,

e si perdono vino e otri.

Ma vino nuovo in otri nuovi!".

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Non è più il tempo del digiuno come per i discepoli del Battista; ormai lo

sposo è arrivato.

Gesù invita l’uditorio a cogliere la radicale differenza fra lui e Giovanni;

questi è stato inviato a preparargli la strada.

Perciò Giovanni vive nell’ascesi e nella penitenza, secondo il tradizionale

modello del profeta biblico ma quello stile, ora, va superato, perché è il

tempo della gioia e della festa.

Lo sposo è con noi, non dobbiamo digiunare se non per ricordarci che

Egli è il per sempre presente!

Anche noi rischiamo di fare come i contemporanei di Gesù; leggere

l’evento nuovo del Vangelo con categorie vecchie, cercando di

ricomprenderlo entro schemi predefiniti.

Non è così; la novità portata da Gesù è talmente assoluta che ogni schema, ogni

categoria, ogni pre-comprensione esplode sotto la potente spinta dell’annuncio.

A volte anche le nostre categorie religiose, sane e sante, rischiano di ingabbiare

la dinamica evangelica, di ricondurre l’inaudito di Dio entro rassicuranti confini

a noi più congeniali.

Accogliamo lo sposo, oggi, facciamo festa nel cuore all’inizio di questa settimana

e scopriamo quali possono essere gli atteggiamenti più idonei per manifestare

l’inaudito di Dio con l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.