Della 2° settimana del Tempo Ordinario.
Sant' Antonio,
Abate.
Prima Lettura
L’obbedire è meglio
del sacrificio.
Perché hai
rigettato la parola del Signore, egli ti ha rigettato come re.
Dal primo libro di
Samuele (15,16-23)
In quei giorni,
Samuèle disse a Saul: "Lascia che ti annunci ciò che il Signore
mi ha detto questa
notte".
E Saul gli disse:
"Parla!". Samuèle continuò: "Non sei tu capo delle tribù
d'Israele, benché
piccolo ai tuoi stessi occhi?
Il Signore non ti ha
forse unto re d'Israele?
Il Signore ti aveva
mandato per una spedizione e aveva detto: "Va', vota allo
sterminio quei
peccatori di Amaleciti, combattili finché non li avrai distrutti".
Perché dunque non hai
ascoltato la voce del Signore e ti sei attaccato al
bottino e hai fatto il
male agli occhi del Signore?".
Saul insisté con
Samuèle: "Ma io ho obbedito alla parola del Signore, ho fatto
la spedizione che il
Signore mi ha ordinato, ho condotto Agag, re di Amalèk,
e ho sterminato gli
Amaleciti.
Il popolo poi ha preso
dal bottino bestiame minuto e grosso, primizie di ciò
che è votato allo
sterminio, per sacrificare al Signore, tuo Dio, a Gàlgala".
Samuèle esclamò: "Il
Signore gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto
l'obbedienza alla voce
del Signore?
Ecco, obbedire è
meglio del sacrificio, essere docili è meglio del grasso degli arieti.
Sì, peccato di
divinazione è la ribellione, e colpa e terafìm l'ostinazione.
Poiché hai rigettato
la parola del Signore, egli ti ha rigettato come re".
Parola di Dio.
Vangelo
Lo sposo è con
loro.
Dal Vangelo secondo
Marco (2,18-22) anno pari.
In quel tempo, i
discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno.
Vennero da Gesù e gli
dissero: "Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli
dei farisei digiunano,
mentre i tuoi discepoli non digiunano?".
Gesù disse loro:
"Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo
sposo è con loro?
Finché hanno lo sposo
con loro, non possono digiunare.
Ma verranno giorni
quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel
giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo
di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo
nuovo porta via
qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore.
E nessuno versa vino
nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri,
e si perdono vino e
otri.
Ma vino nuovo in otri
nuovi!".
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Non è più il tempo del digiuno
come per i discepoli del Battista; ormai lo
sposo è arrivato.
Gesù invita l’uditorio a cogliere
la radicale differenza fra lui e Giovanni;
questi è stato inviato a
preparargli la strada.
Perciò Giovanni vive nell’ascesi
e nella penitenza, secondo il tradizionale
modello del profeta biblico ma
quello stile, ora, va superato, perché è il
tempo della gioia e della festa.
Lo sposo è con noi, non dobbiamo
digiunare se non per ricordarci che
Egli è il per sempre presente!
Anche noi rischiamo di fare come
i contemporanei di Gesù; leggere
l’evento nuovo del Vangelo con
categorie vecchie, cercando di
ricomprenderlo entro schemi
predefiniti.
Non è così; la novità portata da
Gesù è talmente assoluta che ogni schema, ogni
categoria, ogni pre-comprensione
esplode sotto la potente spinta dell’annuncio.
A volte anche le nostre categorie
religiose, sane e sante, rischiano di ingabbiare
la dinamica evangelica, di
ricondurre l’inaudito di Dio entro rassicuranti confini
a noi più congeniali.
Accogliamo lo sposo, oggi,
facciamo festa nel cuore all’inizio di questa settimana
e scopriamo quali possono essere
gli atteggiamenti più idonei per manifestare
l’inaudito di Dio con l’aiuto
della preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.