lunedì 30 maggio 2016

Il Vangelo del Martedì 31 Maggio 2016

Visitazione della Beata Vergine Maria.
1° Lettura dal libro del profeta Sofonia (3,14-17)
Dal Vangelo secondo Luca (1,39-56) anno C.
In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la
regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta.
Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino
sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce:
«Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?
Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino
ha sussultato di gioia nel mio grembo.
E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che
il Signore le ha detto».
Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il
suo nome; di generazione in generazione la
sua misericordia per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i
superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti
dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni
gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua
misericordia, come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Apparentemente l’incontro tra le due parenti non sembra
essere particolarmente straordinario; eppure interiormente
le due donne vivono quel momento come un’autentica
rivelazione della presenza e della grazia di Dio che si
effonde su di loro.
Elisabetta riconosce che quanto sta avvenendo in Maria
è opera dell’Altissimo e che quella semplice fanciulla che
le si para davanti è la madre di Dio.
Maria, dal canto suo, si riconosce parte di quell’immenso
popolo silenzioso dei poveri di Dio, di quegli umili senza
nome su cui Dio effonde tutte le sue benedizioni.
In mezzo ad esse, Gesù e Giovanni Battista sono i germogli
di una nuova alleanza stipulata da Dio con il suo nuovo popolo,
che parteciperà al dono della salvezza.
Vogliamo anche noi far parte della salvezza del Signore?
Bene, allora, tanta umiltà, silenzio, fiducia e amore
conditi con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.