domenica 26 luglio 2015

Il Vangelo del Lunedì 27 Luglio 2015

1° Lettura dal libro dell’Èsodo (32,15-24.30-34)
Dal Vangelo secondo Matteo (13,31-35) anno B.
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola,
dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello
di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo.
Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta
cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e
diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo
vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile
al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure
di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e
non parlava ad esse se non con parabole, perché si
compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
«Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose
nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il peccato più grande che possiamo fare, è quello
di dimenticarci delle promesse che facciamo a Dio.
Spesso dopo aver pregato Dio riempiendo le nostre
preghiere di promesse e di voti, subito dimentichiamo
quanto promesso e ritorniamo sulla via di prima.
Eppure, nella Chiesa, vi sono tante persone che,
pregano intercedendo per i peccati dei loro fratelli.
Quando saremo in cielo, vedremo con gioia e stupore
tante persone che non abbiamo mai conosciuto che,
per una loro preghiera fatta con il cuore e con amore,
hanno meritato la nostra salvezza.
Anche noi però, possiamo diventare intercessori,
perciò, preghiamo ed offriamo per gli altri, anche se
piccoli sacrifici, ma fatti con amore otterranno
grandi benefici.
La natura è piena di esempi di come certe cose,
apparentemente piccole ed insignificanti possiedono
in sé una forza tale che stupiscono chi le osserva.
Un granello di senapa ed un pugnetto di lievito sono
gli esempi più quotidiani e feriali a cui potremmo pensare.
Proprio per questo, Gesù se ne serve proprio per far
capire quale sia la caratteristica del regno di Dio.
Esso è una realtà così normale e nascosta che non
attrae gli sguardi curiosi dei più, ma, con il tempo
e la pazienza cresce a dismisura proprio come il
granello che diventa albero.
Anche noi dobbiamo essere fermento di amore e di
riconciliazioni per tutti coloro che ci avvicinano.
Così, anche loro potranno sperimentare la grande
forza del regno di Dio che ha delle leggi e si espande
con un criterio differente da quelli umani.
Ma, per essere seme fecondo, dobbiamo pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.