lunedì 13 marzo 2017

Il Vangelo del Martedì 14 Marzo 2017

1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (1,10.16-20)
Dal Vangelo secondo Matteo (23,1-12) anno dispari.
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.
Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo
le loro opere, perché essi dicono e non fanno.
Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle
spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano
i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore
nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze,
come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro
Maestro e voi siete tutti fratelli.
E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo
è il Padre vostro, quello celeste.
E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà,
sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
È davvero triste pensare che ci siano delle persone che compiono
le opere della fede solo per essere ammirati dagli altri.
Significa che ci si accontenta davvero di poco, se si preferisce
il plauso degli uomini, piuttosto che quello di Dio.
Eppure, tanti cristiani ancor oggi agiscono così: la fede vissuta
e partecipata è un fatto che resta loro estraneo se non nella misura
in cui ciò può mettere in evidenza le loro buone qualità davanti agli altri.
Nei confronti di tali persone, il giudizio di Gesù è spietato: solo
se avremo il coraggio di essere umili, saremo esaltati da Dio.
Essere umili significa, nella fattispecie, scegliere consapevolmente
di non apparire e non voler essere al centro dell'attenzione, soprattutto
quando tratta di manifestare la propria fede.
Per mantenersi umili occorre tanta preghiera; attraverso di essa si può
percepire il proprio limite e, confrontandoci con l’unico Maestro,
non ritenersi superiori agli altri.
Perciò, preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.