domenica 23 febbraio 2025

Il Vangelo del Lunedì 24 Febbraio 2025

 

Della 7° settimana del Tempo Ordinario.

Sant' Etelberto, Re del Kent.

Prima Lettura.

Prima d'ogni cosa fu creata la sapienza.

Dal libro del Siràcide (1,1-10)

Ogni sapienza viene dal Signore e con

lui rimane per sempre.

La sabbia del mare, le gocce della pioggia

e i giorni dei secoli chi li potrà contare?

L'altezza del cielo, la distesa della terra

e le profondità dell'abisso chi le

potrà esplorare?

Chi ha scrutato la sapienza di Dio,

che è prima di ogni cosa?

Prima d'ogni cosa fu creata la sapienza

e l'intelligenza prudente è da sempre.

Fonte della sapienza è la parola di Dio

nei cieli, le sue vie sono i

comandamenti eterni.

La radice della sapienza a chi fu rivelata?

E le sue sottigliezze chi le conosce?

Ciò che insegna la sapienza a chi

fu manifestato?

La sua grande esperienza chi

la comprende?

Uno solo è il sapiente e incute

timore, seduto sopra il suo trono.

Il Signore stesso ha creato la sapienza,

l'ha vista e l'ha misurata, l'ha effusa su

tutte le sue opere, a ogni mortale l'ha

donata con generosità, l'ha elargita

a quelli che lo amano.

Parola di Dio.

Vangelo.

Credo, Signore; aiuta la mia incredulità.

Dal Vangelo secondo

Marco (9,14-29) anno dispari.

In quel tempo, [Gesù, Pietro, Giacomo

e Giovanni, scesero dal monte] e

arrivando presso i discepoli, videro

attorno a loro molta folla e alcuni

scribi che discutevano con loro.

E subito tutta la folla, al vederlo, fu

presa da meraviglia e corse a salutarlo.

Ed egli li interrogò: «Di che cosa

discutete con loro?».

E dalla folla uno gli rispose: «Maestro,

ho portato da te mio figlio, che ha

uno spirito muto.

Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed

egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce.

Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo,

ma non ci sono riusciti».

Egli allora disse loro: «O generazione

incredula!

Fino a quando sarò con voi?

Fino a quando dovrò sopportarvi?

Portatelo da me».

E glielo portarono.

Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse

con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto

a terra, si rotolava schiumando.

Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo

gli accade questo?».

Ed egli rispose: «Dall'infanzia; anzi, spesso

lo ha buttato anche nel fuoco e nell'acqua

per ucciderlo.

Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di

noi e aiutaci».

Gesù gli disse: «Se tu puoi!

Tutto è possibile per chi crede».

Il padre del fanciullo rispose subito ad

alta voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!».

Allora Gesù, vedendo accorrere la folla,

minacciò lo spirito impuro dicendogli:

«Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci

da lui e non vi rientrare più».

Gridando, e scuotendolo fortemente, uscì.

E il fanciullo diventò come morto, sicché

molti dicevano: «È morto».

Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare

ed egli stette in piedi.

Entrato in casa, i suoi discepoli gli

domandavano in privato: «Perché noi

non siamo riusciti a scacciarlo?».

Ed egli disse loro: «Questa specie di

demòni non si può scacciare in alcun

modo, se non con la preghiera».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

‘Credo, aiutami nella mia incredulità’.

La preghiera del padre deluso

dall’intervento degli apostoli è, forse,

la più vera, la più autentica, la più

disarmata e disarmante preghiera

di tutto il Vangelo.

Non blandisce il Rabbì, questo padre solo

preoccupato della salute del figlio, non ne

fa una questione di fede o di teologia,

vuole solo che il suo bambino stia meglio.

E lo ammette.

C'è bisogno di fede perché il

miracolo avvenga?

Lui lo riconosce; non ne ha a sufficienza.

E Gesù interviene, guarisce, capisce, condivide.

Chiederà forse qualcosa che il padre non

riesce a dare colui che sulla croce troverà

una scusa per i suoi uccisori?

Quanta umanità in questo Dio!

Quanta compassione e tenerezza!

E gli apostoli, carini, scesi dal Tabor sono

ormai convinti di potere tutto, di avere

capito, di riuscire, in tutta umiltà,

a salvare il mondo.

No; Dio solo salva il mondo, Lui solo

ci redime, Lui solo ci rende capaci

di diventare sua trasparenza.

Attenti amici neo-convertiti; se anche

il Signore ci ha portato con sé sul Tabor

(e ringraziamolo!) dobbiamo ancora

camminare molto, nella fede,

per potere, come Cristo, farci carico

della sofferenza degli altri.

La strada è lunga, solo la preghiera ci aiuta.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.