martedì 20 marzo 2018

Il Vangelo del Mercoledì 21 Marzo 2018


5° settimana di Quaresima.
1° Lettura dal libro del profeta Daniele (3,14-20.46-50.91-92.95)
Dal Vangelo secondo Giovanni (8,31-42) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete
nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità
vi farà liberi».
Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati
schiavi di nessuno.
Come puoi dire: “Diventerete liberi”?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il
peccato è schiavo del peccato.
Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre.
Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.
So che siete discendenti di Abramo.
Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova
accoglienza in voi.
Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello
che avete ascoltato dal padre vostro».
Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo».
Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo.
Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità
udita da Dio.
Questo, Abramo non l’ha fatto.
Voi fate le opere del padre vostro».
Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un
solo padre: Dio!».
Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio
sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù si rivolge a coloro che avevano creduto in Lui e smaschera la loro
mancanza di fede.
Alla base di questo dialogo vi è un diverso concetto di libertà e di verità.
Per i Giudei l’essere liberi è una condizione legata essenzialmente
all’appartenenza al popolo eletto, cioè all’essere figli di Abramo.
Invece, il Signore dice loro che per essere veramente liberi bisogna fare
un ulteriore passo; credere in Lui.
Di fronte a questa affermazione, essi si lasciano sopraffare dall'orgoglio
e dicono di non avere bisogno di essere liberati da nessuno, né tantomeno
da Lui.
Noi sappiamo invece quanto è importante chiedere continuamente a Gesù
la grazia di essere liberati da tutti quei lacci che ancora ci rendono schiavi,
per questo che dobbiamo continuamente pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.