martedì 15 dicembre 2020

Il Vangelo del Mercoledì 16 Dicembre 2020

 

Della 3° settimana di Avvento.

Prima lettura dal libro del profeta Isaia (45,6-8.18.21-26)

«Io sono il Signore, non ce n'è altri.

Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e provoco la sciagura;

io, il Signore, compio tutto questo.

Stillate, cieli, dall'alto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra

e produca la salvezza e germogli insieme la giustizia.

Io, il Signore, ho creato tutto questo».

Poiché così dice il Signore, che ha creato i cieli, egli, il Dio che ha plasmato

e fatto la terra e l'ha resa stabile, non l'ha creata vuota, ma l'ha plasmata perché

fosse abitata: «Io sono il Signore, non ce n'è altri.

Non sono forse io, il Signore?

Fuori di me non c'è altro dio; un dio giusto e salvatore non c'è all'infuori di me.

Volgetevi a me e sarete salvi, voi tutti confini della terra, perché io sono Dio,

non ce n'è altri.

Lo giuro su me stesso, dalla mia bocca esce la giustizia, una parola che non torna

indietro: davanti a me si piegherà ogni ginocchio, per me giurerà ogni lingua».

Si dirà: «Solo nel Signore si trovano giustizia e potenza!».

Verso di lui verranno, coperti di vergogna, quanti ardevano d'ira contro di lui.

Dal Signore otterrà giustizia e gloria tutta la stirpe d'Israele.

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca (7,19-23) anno dispari,

In quel tempo, Giovanni chiamati due dei suoi discepoli li mandò a dire al

Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?».

Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te

per domandarti: "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?"».

In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti

cattivi e donò la vista a molti ciechi.

Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto

e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati,

i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia.

E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Giovanni il Battista ha fatto della sua vita un annuncio del Messia, preparando il

popolo a quest’incontro di salvezza attraverso l’appello pressante della conversione.

È stato coraggioso testimone della verità prendendo posizione contro Erode,

denunciando il male che aveva commesso, e ora si trova in carcere per questo.

Tra poco pagherà con la vita la sua fedeltà alla Verità.

In questo brano sembra avere un momento di esitazione e di incertezza.

Arriva addirittura a pensare di essersi sbagliato sull’identità di Gesù e ha

bisogno (come anche noi), che Lui gli dia delle conferme: “Sei tu il Messia?”.

Gesù risponde a lui-e anche a noi-che la risposta la troviamo quando impariamo

a leggere la storia, riconoscendovi i segni della salvezza e il compimento della

Parola di Dio, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.