venerdì 24 maggio 2024

Il Vangelo del Sabato 25 Maggio 2024

 

Della 7° settimana del Tempo Ordinario.

San Beda Venerabile, presbitero e dottore della Chiesa.

Prima lettura.

Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo (5,13-20)

Fratelli miei, chi tra voi è nel dolore,

preghi; chi è nella gioia, canti inni di lode.

Chi è malato, chiami presso di sé i presbìteri

della Chiesa ed essi preghino su di lui,

ungendolo con olio nel nome del Signore.

E la preghiera fatta con fede salverà il

malato: il Signore lo solleverà e, se ha

commesso peccati, gli saranno perdonati.

Confessate perciò i vostri peccati gli uni

agli altri e pregate gli uni per gli altri

per essere guariti.

Molto potente è la preghiera fervorosa

del giusto.

Elìa era un uomo come noi: pregò

intensamente che non piovesse, e non

piovve sulla terra per tre anni e sei mesi.

Poi pregò di nuovo e il cielo diede la

pioggia e la terra produsse il suo frutto.

Fratelli miei, se uno di voi si allontana

dalla verità e un altro ve lo riconduce,

costui sappia che chi riconduce un

peccatore dalla sua via di errore lo

salverà dalla morte e coprirà una

moltitudine di peccati.

Parola di Dio.

Vangelo.

Chi non accoglie il regno di Dio come

lo accoglie un bambino, non entrerà in esso.

Dal Vangelo secondo Marco (10,13-16) anno pari.

In quel tempo, presentavano a Gesù dei

bambini perché li toccasse, ma i discepoli

li rimproverarono.

Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse

loro: «Lasciate che i bambini vengano

a me, non glielo impedite: a chi è come

loro infatti appartiene il regno di Dio.

In verità io vi dico: chi non accoglie il

regno di Dio come lo accoglie un

bambino, non entrerà in esso».

E, prendendoli tra le braccia, li

benediceva, ponendo le mani su di loro.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Forse questo episodio si deve collocare

in qualche luogo di sosta lungo il cammino

di Gesù verso Gerusalemme.

La scena è singolare e certamente mostra

l’attenzione e la tenerezza di Gesù

verso i piccoli.

In essi, possiamo scorgere i milioni di

bambini, che non sanno da chi andare e

che non sono accarezzati da nessuno.

Per questo, chi si avvicina per aiutarli,

per farli crescere, per difenderli,

certamente riceverà una grande ricompensa.

E quando Gesù dice: “Chi non riceve il

regno di Dio come un bambino, non vi

entrerà”, propone un insegnamento

centrale nella vita del discepolo.

Più volte nei Vangeli è ripetuto questo concetto.

Basti pensare a quello che Gesù dice a

Nicodemo: “Se uno non rinasce dall’alto,

non può vedere il regno di Dio”.

Proponendo l’atteggiamento del bambino

come discepolo, Gesù intende sottolineare

la totale dipendenza del discepolo da Dio,

appunto, come un bambino che dipende

in tutto dai genitori.

Il discepolo è anzitutto un figlio che tutto

riceve dal Padre e in tutto a Lui si affida,

aiutandosi con la preghiera.   

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.