venerdì 12 gennaio 2024

Il Vangelo del Sabato 13 Gennaio 2024

 

Della 1° settimana del Tempo Ordinario.

Prima lettura.

Ecco l'uomo di cui il Signore ha detto:

costui reggerà il mio popolo.

Dal primo libro di Samuèle (9,1-4.17-19.26a;10,1a)

C'era un uomo della tribù di Beniamino,

chiamato Kis, figlio di Abièl, figlio di

Seror, figlio di Becoràt, figlio di Afìach,

un Beniaminita, uomo di valore.

Costui aveva un figlio chiamato Saul,

prestante e bello: non c'era nessuno più

bello di lui tra gli Israeliti; superava dalla

spalla in su chiunque altro del popolo.

Ora le asine di Kis, padre di Saul, si

smarrirono, e Kis disse al figlio Saul:

«Su, prendi con te uno dei domestici

e parti subito in cerca delle asine».

Attraversarono le montagne di Èfraim,

passarono al territorio di Salisà, ma

non le trovarono.

Si recarono allora nel territorio di Saalìm,

ma non c'erano; poi percorsero il territorio

di Beniamino e non le trovarono.

Quando Samuèle vide Saul, il Signore gli

confermò: «Ecco l'uomo di cui ti ho

parlato: costui reggerà il mio popolo».

Saul si accostò a Samuèle in mezzo alla

porta e gli chiese: «Indicami per favore

la casa del veggente».

Samuèle rispose a Saul: «Sono io il veggente.

Precedimi su, all'altura.

Oggi voi due mangerete con me.

Ti congederò domani mattina e ti darò

indicazioni su tutto ciò che hai in mente.

Di buon mattino, al sorgere dell'aurora,

Samuèle prese l'ampolla dell'olio e la

versò sulla testa di Saul.

Parola di Dio.

Vangelo.

Non sono venuto a chiamare i

giusti, ma i peccatori.

Dal Vangelo secondo Marco (2,13-17) anno pari.

In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo

il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli

insegnava loro.

Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo,

seduto al banco delle imposte, e gli

disse: «Seguimi».

Ed egli si alzò e lo seguì.

Mentre stava a tavola in casa di lui, anche

molti pubblicani e peccatori erano a tavola

con Gesù e i suoi discepoli; erano molti

infatti quelli che lo seguivano.

Allora gli scribi dei farisei, vedendolo

mangiare con i peccatori e i pubblicani,

dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia

e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».

Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono

i sani che hanno bisogno del medico, ma i

malati; io non sono venuto a chiamare i

giusti, ma i peccatori».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Fa impressione leggere la conversione

di Levi il pubblicano.

Fa impressione leggere il racconto nel

suo Vangelo, ovvio, ma anche sentirselo

raccontare da Marco.

Ed emerge chiaramente che la chiamata

di Matteo destò grandissimo scalpore,

per quella risposta birichina e libera,

profonda e destabilizzante che il Signore

Gesù diede ai benpensanti di allora e di

Oggi; non sono i sani ad avere bisogno

del medico, ma gli ammalati.

Verità sconcertante e che, pure,

fatichiamo ad accettare in tutte

le sue conseguenze.

Pensiamo «Va bene, ma che si sbrighino

a guarire!» o, peggio, nelle comunità,

nascondiamo i nostri malanni spirituali

o storciamo il naso quando vediamo

qualche fratello che ancora deve capire

e cambiare delle cose che non vanno.

Se capissimo cos’è la misericordia!

Se osassimo amare e perdonare

senza condizioni!

Se imitassimo, infine, il Maestro!

La Chiesa è una comunità di perdonati,

non di giusti, di figli, non di perfetti!

Se davvero osassimo il Vangelo nelle

nostre relazioni, mettendo al centro la

tenerezza di Dio!

Paolo, il grande convertito, fu talmente

segnato dall’esperienza della tenerezza

da diventarne lo strenuo difensore, nella

sua tribolata vita di apostolato.

Chi ci separerà dall’amore di Cristo?

Nulla; Egli ancora ci raggiunge e ci chiama

a seguirlo, con l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.