lunedì 15 febbraio 2016

Il Vangelo del Martedì 16 Febbraio 2016

1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (55,10-11)
Dal Vangelo secondo Matteo (6,7-15) anno C.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando,
non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire
ascoltati a forza di parole.
Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di
quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i
nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre
vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi
non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro
perdonerà le vostre colpe».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Al tempo di Gesù, ogni pio israelita conosceva una grande
quantità di preghiere e di formule attraverso le quali
potersi rivolgere a Dio.
Addirittura, esistevano preghiere per ogni occasioni della
giornata e della vita in genere, che servivano a rendere
l’intera esistenza un rendimento di grazie a Dio.
Ma Gesù introduce una novità inaudita; per pregare,
bastano poche parole dette con semplicità.
Tra queste, la parola più importante è quella che disegna
Dio con il nome di Padre; per meglio dire, la parola
originale che utilizza Gesù è quella di babbino.
Ci siamo mai rivolti a Dio chiamandolo con questo nome?
Eppure è Gesù stesso che ci pone sulle labbra questa
espressione; tutto il resto, di questa preghiera che tutti
conosciamo fin da bambini, è una esplicitazione della
nostra fede nella paternità di Dio.
È questo che diceva la Beata Madre Speranza: “A noi
manca tanta familiarità con il Signore”.
Però possiamo rimediare, mettendo nei nostri colloqui
con Lui una semplice parola “Papà”,
poi preghiamo con amore.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.