venerdì 21 ottobre 2016

Il Vangelo del Sabato 22 Ottobre 2016

1° Lettura dalla lettera di san Paolo
apostolo agli Efesìni (4,7-16)
Dal Vangelo secondo Luca (13,1-9) anno pari.
In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto
di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme
a quello dei loro sacrifici.
Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei
fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte?
No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise,
credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?
No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero
di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò.
Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare
frutti su quest’albero, ma non ne trovo.
Tàglialo dunque!
Perché deve sfruttare il terreno?”.
Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno,
finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime.
Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Quando vediamo che le cose, attorno a noi, non vanno come
dovrebbero, abbiamo la tentazione di dare subito la colpa allo
Stato, o ai governanti, o alle tasse, o a chissà chi altro.
In realtà Gesù ci dice una cosa su cui faremmo bene a riflettere;
quelle persone che noi critichiamo sono esattamente come noi,
con le stesse inclinazioni e le stesse caratteristiche.
Ciò significa che probabilmente anche noi, al loro posto,
faremmo gli stessi errori e i medesimi passi falsi.
Dunque, Gesù ci invita a non dare la colpa ad altri di una
mancata conversione di cui anche noi siamo responsabili.
Piuttosto, il Signore ci invita a guardare alla grande pazienza
con cui Dio ci tratta e scommette su di noi.
Egli si fida della nostra capacità di migliorare, per portare
frutti di vita eterna.
Non è facile, ci riusciremo meglio se ci aiutiamo con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.