lunedì 24 giugno 2024

Il Vangelo del Martedì 25 Giugno 2024

 

Della 12° settimana del Tempo Ordinario.

San Massimo, vescovo.

Prima Lettura

Proteggerò questa città per salvarla,

per amore di me e di Davide mio servo.

Dal secondo libro dei Re (19,9b-11.14-21.31-35a.36)

In quei giorni, Sennàcherib, re d'Assiria,

inviò di nuovo messaggeri a Ezechìa

dicendo: «Così direte a Ezechìa, re di

Giuda: "Non ti illuda il tuo Dio in cui

confidi, dicendo: Gerusalemme non

sarà consegnata in mano al re d'Assiria.

Ecco, tu sai quanto hanno fatto i re di

Assiria a tutti i territori, votandoli

allo sterminio.

Soltanto tu ti salveresti?"».

Ezechìa prese la lettera dalla mano dei

messaggeri e la lesse, poi salì al tempio

del Signore, l'aprì davanti al Signore e

pregò davanti al Signore: «Signore,

Dio d'Israele, che siedi sui cherubini,

tu solo sei Dio per tutti i regni della

terra; tu hai fatto il cielo e la terra.

Porgi, Signore, il tuo orecchio e ascolta;

apri, Signore, i tuoi occhi e guarda.

Ascolta tutte le parole che Sennàcherib

ha mandato a dire per insultare il

Dio vivente.

È vero, Signore, i re d'Assiria hanno

devastato le nazioni e la loro terra,

hanno gettato i loro dèi nel fuoco;

quelli però non erano dèi, ma solo

opera di mani d'uomo, legno e pietra:

perciò li hanno distrutti.

Ma ora, Signore, nostro Dio, salvaci dalla

sua mano, perché sappiano tutti i regni

della terra che tu solo, o Signore, sei Dio».

Allora Isaìa, figlio di Amoz, mandò a dire

a Ezechìa: «Così dice il Signore, Dio di

Israele: "Ho udito quanto hai chiesto

nella tua preghiera riguardo a

Sennàcherib, re d'Assiria.

Questa è la sentenza che il Signore ha

pronunciato contro di lui: Ti disprezza,

ti deride la vergine figlia di Sion.

Dietro a te scuote il capo la figlia

di Gerusalemme".

Poiché da Gerusalemme uscirà un resto,

dal monte Sion un residuo.

Lo zelo del Signore farà questo.

Perciò così dice il Signore riguardo al re

d'Assiria: "Non entrerà in questa città né

vi lancerà una freccia, non l'affronterà con

scudi e contro essa non costruirà terrapieno.

Ritornerà per la strada per cui è venuto;

non entrerà in questa città.

Oracolo del Signore.

Proteggerò questa città per salvarla, per

amore di me e di Davide mio servo"».

Ora in quella notte l'angelo del Signore

uscì e colpì nell'accampamento degli

Assiri  entottantacinquemila uomini.

Sennàcherib, re d'Assiria, levò le tende,

partì e fece ritorno a Nìnive, dove rimase.

Parola di Dio.

Vangelo

Tutto quanto volete che gli uomini

facciano a voi, anche voi fatelo a loro.

Dal Vangelo secondo Matteo (7,6.12-14) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Non date le cose sante ai cani e non

gettate le vostre perle davanti ai porci,

perché non le calpestino con le loro zampe

e poi si voltino per sbranarvi.

Tutto quanto volete che gli uomini facciano

a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti

è la Legge e i Profeti.

Entrate per la porta stretta, perché larga è

la porta e spaziosa la via che conduce alla

perdizione, e molti sono quelli che vi entrano.

Quanto stretta è la porta e angusta la via

che conduce alla vita, e pochi sono quelli

che la trovano!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Siamo chiamati a giudicare con benevolenza,

come fa Dio, ad essere autentici e sinceri,

semplici come colombe.

Ma attenti a non farci sbranare dai porci.

Gesù è sottile, nel suo ragionamento;

ci sono persone che non capiscono questi

doni, che non colgono il valore delle perle

dell’amicizia e dell’autenticità,

del discepolato e della luce interiore,

evitiamo di sprecare tempo.

Quando ero giovane, trovavo questa

Parola di Gesù severa ed eccessiva.

Ora, con qualche capello bianco in testa

e molta esperienza nel cuore, so che ha

perfettamente ragione.

Ci sono persone che solo in apparenza

vogliono convertirsi, aderire al Vangelo,

ma che, invece, nascondono (anche a

loro stessi!) altre finalità.

Ho visto comunità parrocchiali sbranate

dai porci, da persone abitate da sentimenti

di acredine e di rabbia, di malanimo

e di invidia.

Sappiamo discernere bene, per sapere a

chi confidare i tesori inestimabili del

Vangelo, non corriamo il rischio di

gettare le perle nel fango!

E non lasciamoci traviare o aggredire dal

giudizio degli altri; chi ha scoperto il

proprio valore alla luce della Parola,

non deve lasciare che il fango sporchi la

perla preziosa della sua luce interiore.

Ma per riuscirci, dobbiamo farci

aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.