Della 4° settimana di Quaresima.
Santi Ilario e
Taziano da Aquileia, martiri.
Prima Lettura
Come agnello
mansueto che
viene portato al
macello.
Dal libro del profeta
Geremìa (11,18-20)
Il Signore me lo ha
manifestato e io l'ho
saputo; mi ha fatto
vedere i loro intrighi.
E io, come agnello
mansueto che viene
portato al macello,
non sapevo che
tramavano contro di
me, e dicevano:
«Abbattiamo l'albero
nel suo pieno
vigore, strappiamolo
dalla terra dei
viventi; nessuno
ricordi più il suo nome».
Signore degli
eserciti, giusto giudice,
che provi il cuore e
la mente, possa io
vedere la tua vendetta
su di loro,
poiché a te ho
affidato la mia causa.
Parola di Dio.
Vangelo
Il Cristo viene forse
dalla Galilea?
Dal Vangelo secondo
Giovanni (7,40-53) anno pari.
In quel tempo,
all'udire le parole di Gesù,
alcuni fra la gente
dicevano: «Costui
è davvero il
profeta!».
Altri dicevano:
«Costui è il Cristo!».
Altri invece dicevano:
«Il Cristo viene
forse dalla Galilea?
Non dice la Scrittura:
"Dalla stirpe di
Davide e da Betlemme,
il villaggio di
Davide, verrà il
Cristo"?».
E tra la gente nacque
un dissenso
riguardo a lui.
Alcuni di loro
volevano arrestarlo, ma
nessuno mise le mani
su di lui.
Le guardie tornarono
quindi dai capi dei
sacerdoti e dai
farisei e questi dissero
loro: «Perché non lo
avete condotto qui?».
Risposero le guardie:
«Mai un uomo
ha parlato così!».
Ma i farisei
replicarono loro: «Vi siete
lasciati ingannare
anche voi?
Ha forse creduto in
lui qualcuno dei
capi o dei farisei?
Ma questa gente, che
non conosce
la Legge, è
maledetta!».
Allora Nicodèmo, che
era andato
precedentemente da
Gesù, ed era uno
di loro, disse: «La
nostra Legge giudica
forse un uomo prima di
averlo ascoltato
e di sapere ciò che
fa?».
Gli risposero: «Sei
forse anche tu
della Galilea?
Studia, e vedrai che
dalla Galilea non
sorge profeta!».
E ciascuno tornò a
casa sua.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Quella di oggi è una pagina cupa,
a tinte fosche.
Il dissidio concernente Gesù,
ormai, è globale.
Litigano le persone riguardo alla
vera identità
di Gesù, litiga il Sinedrio con
le guardie
mandate ad arrestarlo e che
tornano quasi
convertite, litigano i saggi del
Sinedrio tra
di loro per questioni procedurali
(povero
Nicodemo! L’ideologia dimentica
il buon senso!).
Ognuno torna a casa propria, un
muro di
sospetto e indifferenza si è alzato
fra
le persone.
Gesù scandalizza, inquieta,
provoca,
obbliga a schierarsi, è un
mistero.
Anche noi sperimentiamo che egli
è
venuto a portare il fuoco e la
spada,
anche noi sappiamo che accogliere
Gesù senza parentesi significa
pagare
sulla propria pelle un esoso
prezzo
di coerenza.
Guai ad un cristianesimo che
anestetizza
le coscienze, guai ad una visione
della fede
che non inquieta più, guai
quando, anche
nella Chiesa, si cerca il
consenso bulgaro!
Gesù è e resta mistero e se anche
la Chiesa
ha l’onore e l’onere di
annunciarlo, non lo
possiede mai completamente.
Egli è l’irraggiungibile, il
totalmente altro.
Non possediamo Cristo, ne siamo
posseduti,
ne siamo affascinati, ne siamo
testimoni.
Non spaventiamoci, allora, se la
nostra fede
ci porta a fare delle scelte che
gli altri
giudicano pesantemente.
Dio solo è il nostro giudice,
come direbbe
san Paolo, per questo preghiamo.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.