martedì 4 febbraio 2025

Il Vangelo del Mercoledì 5 Febbraio 2025

 

Della 4° settimana del Tempo Ordinario.

Sant’Agata, vergine e martire.

Prima Lettura.

Il Signore corregge colui che egli ama.

Dalla lettera agli Ebrei (12,4-7.11-15)

Fratelli, non avete ancora resistito fino

al sangue nella lotta contro il peccato

e avete già dimenticato l'esortazione

a voi rivolta come a figli: «Figlio mio,

non disprezzare la correzione del Signore

e non ti perdere d'animo quando sei ripreso

da lui; perché il Signore corregge colui

che egli ama e percuote chiunque

riconosce come figlio».

È per la vostra correzione che voi soffrite!

Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio

che non viene corretto dal padre?

Certo, sul momento, ogni correzione non

sembra causa di gioia, ma di tristezza;

dopo, però, arreca un frutto di pace e di

giustizia a quelli che per suo mezzo

sono stati addestrati.

Perciò, rinfrancate le mani inerti e le

ginocchia fiacche e camminate diritti

con i vostri piedi, perché il piede che

zoppica non abbia a storpiarsi, ma

piuttosto a guarire.

Cercate la pace con tutti e la santificazione,

senza la quale nessuno vedrà mai il Signore;

vigilate perché nessuno si privi della

grazia di Dio.

Non spunti né cresca in mezzo a voi

alcuna radice velenosa, che provochi

danni e molti ne siano contagiati.

Parola di Dio.

Vangelo.

Un profeta non è disprezzato

se non nella sua patria.

Dal Vangelo secondo

Marco (6,1-6) anno dispari.

In quel tempo, Gesù venne nella sua

patria e i suoi discepoli lo seguirono.

Giunto il sabato, si mise a insegnare

nella sinagoga.

E molti, ascoltando, rimanevano stupiti

e dicevano: «Da dove gli vengono

queste cose?

E che sapienza è quella che gli è stata data?

E i prodigi come quelli compiuti

dalle sue mani?

Non è costui il falegname, il figlio di

Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses,

di Giuda e di Simone?

E le sue sorelle, non stanno qui da noi?».

Ed era per loro motivo di scandalo.

Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è

disprezzato se non nella sua patria, tra

i suoi parenti e in casa sua».

E lì non poteva compiere nessun prodigio,

ma solo impose le mani a pochi malati

e li guarì.

E si meravigliava della loro incredulità.

Gesù percorreva i villaggi d'intorno,

insegnando.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù si meraviglia poche volte nel Vangelo.

Come se conoscesse le profondità

dell’essere umano, come se sapesse,

come annota san Giovanni, quello che

passa veramente nel cuore di una persona.

Ma quando si meraviglia ci stupisce

e ci addolora.

Si meraviglia della fede del Centurione,

di un pagano.

Si meraviglia (che bello!) del fatto che

i suoi concittadini, sapute le cose che ha

fatto in Giudea, cambino idea su di Lui.

Ma nelle sue parole troviamo anche

dolore e rabbia; Gesù si meraviglia

della durezza di cuore di quelli che

non volevano che un poveraccio fosse

guarito di sabato dalla sua mano

inaridita (il loro cuore era inaridito).

Si stupisce dell’ottusità dei suoi

concittadini che non lo ascoltano

neppure, perché è il figlio di

Giuseppe, il carpentiere.

Che diamine, un pò di rispetto, caro lei,

per le nostre idee su Dio e sul Messia!

A prescindere non ascoltiamo quelli

che, come il Nazareno, non vantano

lauree e titoli di studio!

Povero Gesù, poveri noi; anche san Paolo

sarà duramente osteggiato prima dai

suoi concittadini e poi, quel che è peggio,

dai suoi fratelli cristiani; non ha

il ‘bollino’ di apostolo.

Stupiamo Gesù con la nostra disponibilità,

oggi, riconosciamo i profeti che ci

abitano accanto, chiedendo aiuto

alla preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.