domenica 26 gennaio 2020

Il Vangelo del Lunedì 27 Gennaio 2020


Della 3° settimana del Tempo Ordinario.
Sant’Angela Merici, vergine.
1° Lettura dal secondo libro di Samuèle (5,1-7.10)
In quei giorni, vennero tutte le tribù d’Israele da Davide a Ebron, e gli dissero:
«Ecco noi siamo tue ossa e tua carne.
Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele.
Il Signore ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d’Israele”».
Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse
con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d’Israele.
Davide aveva trent’anni quando fu fatto re e regnò quarant’anni.
A Ebron regnò su Giuda sette anni e sei mesi e a Gerusalemme regnò trentatré
anni su tutto Israele e su Giuda.
Il re e i suoi uomini andarono a Gerusalemme contro i Gebusei che abitavano
in quella regione.
Costoro dissero a Davide: «Tu qui non entrerai: i ciechi e gli zoppi ti respingeranno»,
per dire: «Davide non potrà entrare qui».
Ma Davide espugnò la rocca di Sion, cioè la Città di Davide.
Davide andava sempre più crescendo in potenza e il Signore, Dio degli eserciti,
era con lui.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Marco (3,22-30) anno pari.
In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è
posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana?
Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa
è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi.
Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in
piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima
non lo lega.
Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche
tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo
non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Stupisce ed emoziona ancora una volta questo Gesù che tenta di convincere
gli scribi sul valore della sua missione.
Scribi venuti appositamente da Gerusalemme, che conoscono bene la Scrittura,
che ne studiano ogni interpretazione e sfumatura, e che, pure, sono talmente
ciechi da non vedere cosa sta succedendo davanti ai loro occhi.
E invece di ignorarli, cosa più che legittima visto il tenore delle loro assurde accuse.
Gesù cerca di argomentare, di stare al loro piano, di convincerli attraverso il
ragionamento che usano per misconoscere l’opera del Nazareno.
Imparassimo da Gesù ad essere accoglienti e tolleranti con chi, spesso in maniera
grossolana e inopportuna critica la fede della Chiesa.
E per questo dobbiamo pregare, per la loro conversione.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.