domenica 30 dicembre 2018

Il Vangelo del Lunedì 31 Dicembre 2018


7° giorno fra l’ottava di Natale.
S. Silvestro 1° papa.
1° Lettura dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (2,18-21)
Dal Vangelo secondo Giovanni (1,1-18) anno dispari.
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle
tenebre e le tenebre non l'hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti
credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo
non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli
che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né
da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo
contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal
Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui
che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero
per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno
del Padre, è lui che lo ha rivelato.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il prologo di Giovanni ci dà la possibilità di puntare gli occhi della fede per
guardare direttamente nel mistero di Dio e della sua volontà di salvezza
per tutti i popoli.
Mosè è stato l’uomo più mite della terra, colui attraverso il quale Dio ha
trasformato Israele da insieme sparuto di persone a popolo, con una dignità
e una legge.
Ma egli fu soltanto il precursore di Colui che doveva venire e portare la grazia
divina nel cuore dell’uomo.
Il Natale che stiamo celebrando deve aiutarci a capire il grande dono che Dio
ci ha concesso; quello di partecipare alla sua stessa vita divina per mezzo
del suo Figlio.
Di fronte a Gesù Bambino, il Verbo incarnato, rinnoviamo la nostra adesione
di fede a questo mistero così grande, dal quale dipende la nostra salvezza,
facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.