venerdì 18 novembre 2022

Il Vangelo del Sabato 19 Novembre 2022

 

Della 33° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Matilde di Hackeborn, Monaca.

Prima Lettura

Questi due profeti erano il tormento degli abitanti della terra.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (11,4-12)

A me Giovanni, fu detto: «[Ecco i miei due testimoni]».

Questi sono i due olivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore

della terra.

Se qualcuno pensasse di fare loro del male, uscirà dalla loro bocca

un fuoco che divorerà i loro nemici.

Così deve perire chiunque pensi di fare loro del male.

Essi hanno il potere di chiudere il cielo, perché non cada pioggia nei giorni

del loro ministero profetico.

Essi hanno anche potere di cambiare l’acqua in sangue e di colpire la

terra con ogni sorta di flagelli, tutte le volte che lo vorranno.

E quando avranno compiuto la loro testimonianza, la bestia che sale

dall’abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà.

I loro cadaveri rimarranno esposti sulla piazza della grande città, che

simbolicamente si chiama Sòdoma ed Egitto, dove anche il loro Signore

fu crocifisso.

Uomini di ogni popolo, tribù, lingua e nazione vedono i loro cadaveri per tre giorni

e mezzo e non permettono che i loro cadaveri vengano deposti in un sepolcro.

Gli abitanti della terra fanno festa su di loro, si rallegrano e si scambiano

doni, perché questi due profeti erano il tormento degli abitanti della terra.

Ma dopo tre giorni e mezzo un soffio di vita che veniva da Dio entrò in essi

e si alzarono in piedi, con grande terrore di quelli che stavano a guardarli.

Allora udirono un grido possente dal cielo che diceva loro: «Salite quassù»

e salirono al cielo in una nube, mentre i loro nemici li guardavano.

Parola di Dio.

Vangelo

Dio non è dei morti, ma dei viventi.

Dal Vangelo secondo Luca (20,27-40) anno pari.

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi-i quali dicono che non

c’è risurrezione-e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto:

“Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello

prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”.

C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli.

Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza

lasciare figli.

Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione,

di chi sarà moglie?

Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».

Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito;

ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti,

non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono

uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.

Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto,

quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”.

Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».

Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene».

E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il nostro Dio è il Dio dei viventi perché a Mosè, nel roveto, parla dei

patriarchi come di persone vive e presenti.

Questa semplice e geniale intuizione di Gesù, questa esegesi in presa diretta

che rivela, ancora una volta, la straordinaria conoscenza che Gesù ha della

Parola, dovrebbe mettere tutti a tacere, soprattutto i sadducei che contestano

la teoria della resurrezione professata dai farisei.

Dio è Dio dei morti quando diventa solo comodo riferimento per schierarsi

fra fazioni di pensiero.

Dio è morto quando manipoliamo la parola per confermare i nostri pregiudizi.

Dio è morto e sepolto quando cerchiamo di ingannare l’altro con un

ragionamento contorto degno della peggior teologia.

Dio è morto e sepolto quando ci nascondiamo dietro alle teorie invece di

convertirci alla novità inattesa e inaudita del Maestro.

Non tendiamo tranelli a Dio, accogliamo la Verità e la novità della sua Parola

come l’abbiamo colta.

Che bello poter affermare con Gesù nella preghiera, che il nostro è un Dio

vivo e che noi siamo immortali in Lui!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.