Della 32° Domenica del Tempo Ordinario.
Sant' Alberto
Magno, Vescovo e dottore della Chiesa.
Prima Lettura
Ascoltate, o re,
perché impariate la sapienza.
Dal libro della
Sapienza (6,1-11)
Ascoltate, o re, e cercate
di comprendere;
imparate, o governanti
di tutta la terra.
Porgete l’orecchio,
voi dominatori di
popoli, che siete
orgogliosi di comandare
su molte nazioni.
Dal Signore vi fu dato
il potere e l’autorità
dall’Altissimo; egli
esaminerà le vostre
opere e scruterà i
vostri propositi: pur
essendo ministri del
suo regno, non avete
governato rettamente né
avete osservato
la legge né vi siete
comportati secondo il
volere di Dio.
Terribile e veloce
egli piomberà su di voi,
poiché il giudizio è
severo contro coloro
che stanno in alto.
Gli ultimi infatti
meritano misericordia,
ma i potenti saranno
vagliati con rigore.
Il Signore
dell’universo non guarderà in
faccia a nessuno, non
avrà riguardi per
la grandezza,
perché egli ha creato
il piccolo e il grande
e a tutti provvede in
egual modo.
Ma sui dominatori
incombe un’indagine
inflessibile.
Pertanto a voi, o
sovrani, sono dirette
le mie parole, perché
impariate la
sapienza e non cadiate
in errore.
Chi custodisce
santamente le cose sante
sarà riconosciuto
santo, e quanti le avranno
apprese vi troveranno
una difesa.
Bramate, pertanto, le
mie parole,
desideratele e ne
sarete istruiti.
Parola di Dio.
Vangelo
Non si è trovato
nessuno che tornasse
indietro a rendere
gloria a Dio,
all'infuori di
questo straniero.
Dal Vangelo secondo
Luca (17,11-19) anno dispari.
Lungo il cammino verso
Gerusalemme,
Gesù attraversava la
Samarìa e la Galilea.
Entrando in un
villaggio, gli vennero incontro
dieci lebbrosi, che si
fermarono a distanza
e dissero ad alta
voce: «Gesù, maestro,
abbi pietà di noi!».
Appena li vide, Gesù
disse loro: «Andate
a presentarvi ai
sacerdoti».
E mentre essi
andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi
guarito, tornò
indietro lodando Dio a
gran voce, e si
prostrò davanti a
Gesù, ai suoi piedi,
per ringraziarlo.
Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non
ne sono stati
purificati dieci?
E gli altri nove dove
sono?
Non si è trovato
nessuno che tornasse
indietro a rendere
gloria a Dio, all’infuori
di questo straniero?».
E gli disse: «Àlzati e
va’; la tua fede
ti ha salvato!».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Quella di oggi è una pagina che
mette in
discussione un modo assai diffuso
di
pensare, anche tra i fratelli
cristiani.
Sento spesso dire: “Basta la
salute,
la salute è tutto, quando c’è la
salute!”.
Vero, verissimo, lo sa bene chi è
stato
o sta male, chi deve fare i conti
con la
malattia e la fatica dell’esistere,
la salute
è un bene prezioso e va
conservato e tutelato.
Ma Gesù aggiunge una cosa, più
importante
della salute c’è la salvezza,
perché puoi
scoppiare di forza e di energia e
buttarti
via nel buco di una siringa, puoi
essere
una persona con la salute fragile
e vivere
la tua vita come un dono d’amore.
Il gioco di parole che Gesù usa e
che
testimonia del suo addolorato
stupore
dice bene: “Dieci sono stati
sanati,
uno solo si è salvato”.
I nove che si sono sentiti
guariti non
hanno neppure volto lo sguardo al
Dio
cui si erano rivolti con
autentico dolore
e sofferenza.
Il samaritano, che non aveva un
tempio
che lo ospitasse per ringraziare
la sorte,
torna dal Tempio, il Signore
Gesù.
Gesù è stupito dall’ingratitudine.
È molto più semplice guarire gli
uomini
dalla malattia che dall’ingratitudine!
Il Dio a cui ci rivolgiamo, è il
Dio che
deve guarirmi e risolvermi i
guai?
Il samaritano, straniero, non sa
capacitarsi
di tanta grazia, di un tale dono
e torna
indietro a ringraziare.
Anche noi, salvati, facciamo
diventare
questa giornata un ringraziamento
con la
preghiera, che non ci accada di
sentire
rivolto a noi il rimprovero
addolorato
del Maestro.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.