mercoledì 20 luglio 2016

Il Vangelo del Giovedì 21 Luglio 2016

1° Lettura dal libro del profeta Geremìa (2,1-3.7-8.12-13)
Dal Vangelo secondo Matteo (13,10-17) anno pari o C.
In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero:
«Perché a loro parli con parabole?».
Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri
del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza;
ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha.
Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando
non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice: “Udrete,
sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore e non si convertano
e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi
perché ascoltano.
In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno
desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro,
e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Troppe volte si deve notare con tristezza ed una punta di
malinconia cristiani che vengono in chiesa e partecipano
alla santa Messa e ad altre funzioni con il viso eternamente
distratto, intento a guardarsi attorno per cercare di trovare
un diversivo per quel poco tempo che si fanno vedere in chiesa,
nell’attesa impaziente che tutto finisca.
Per essi la parola di Gesù non ha nessun effetto, se non quella
di scivolargli addosso; solo raramente per qualcuno la parola
iesce a rompere quel muro di indifferenza e di superficialità.
Eppure Gesù è stato chiaro, chi ascolta la sua Parola è davvero beato,
poiché riceve una grazia che tanti vorrebbero avere ma non hanno.
Comprendiamo quanta responsabilità abbiamo nei confronti di
questa Parola di vita?
Ed allora perché non cerchiamo di approfondirla; lei ci darà
un’idea di come vivere serenamente nella gioia, non è facile,
ma possiamo aiutarci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.