1° Lettura dal libro del
profeta Geremìa (2,1-3.7-8.12-13)
Dal Vangelo secondo Matteo
(13,10-17) anno pari o C.
In quel tempo, i discepoli si
avvicinarono a Gesù e gli dissero:
«Perché a loro parli con
parabole?».
Egli rispose loro: «Perché a
voi è dato conoscere i misteri
del regno dei cieli, ma a loro
non è dato.
Infatti a colui che ha, verrà
dato e sarà nell’abbondanza;
ma a colui che non ha, sarà
tolto anche quello che ha.
Per questo a loro parlo con
parabole: perché guardando
non vedono, udendo non
ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la
profezia di Isaìa che dice: “Udrete,
sì, ma non comprenderete, guarderete,
sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo
popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli
occhi, non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano
e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi
perché vedono e i vostri orecchi
perché ascoltano.
In verità io vi dico: molti
profeti e molti giusti hanno
desiderato vedere ciò che voi
guardate, ma non lo videro,
e ascoltare ciò che voi
ascoltate, ma non lo ascoltarono!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul
Vangelo di oggi.
Troppe volte si deve notare con tristezza
ed una punta di
malinconia cristiani che vengono in
chiesa e partecipano
alla santa Messa e ad altre funzioni con
il viso eternamente
distratto, intento a guardarsi attorno
per cercare di trovare
un diversivo per quel poco tempo che si
fanno vedere in chiesa,
nell’attesa impaziente che tutto finisca.
Per essi la parola di Gesù non ha nessun
effetto, se non quella
di scivolargli addosso; solo raramente
per qualcuno la parola
iesce a rompere quel muro di indifferenza
e di superficialità.
Eppure Gesù è stato chiaro, chi ascolta
la sua Parola è davvero beato,
poiché riceve una grazia che tanti
vorrebbero avere ma non hanno.
Comprendiamo quanta responsabilità
abbiamo nei confronti di
questa Parola di vita?
Ed allora perché non cerchiamo di
approfondirla; lei ci darà
un’idea di come vivere serenamente nella
gioia, non è facile,
ma possiamo aiutarci con la preghiera.
Padre
nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo
nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi
i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma
liberaci dal male. Amen.
Ave,
o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del
tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come
era in principio ora e sempre nei
secoli
dei secoli. Amen.
Buona
giornata Fausto.