venerdì 22 marzo 2024

il Vangelo del Sabato 23 Marzo 2024

 

Della 5° settimana di Quaresima.

San Turibio di Mogrovejo,

Prima lettura.

Farò di loro un solo popolo.

Dal libro del profeta Ezechièle (37,21-28)

Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò

i figli d'Israele dalle nazioni fra le quali

sono andati e li radunerò da ogni parte e

li ricondurrò nella loro terra: farò di loro

un solo popolo nella mia terra, sui monti

d'Israele; un solo re regnerà su tutti loro e

non saranno più due popoli, né saranno più

divisi in due regni.

Non si contamineranno più con i loro ìdoli,

con i loro abomìni e con tutte le loro iniquità;

li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno

peccato, li purificherò e saranno il mio

popolo e io sarò il loro Dio.

Il mio servo Davide regnerà su di loro e vi

sarà un unico pastore per tutti; seguiranno

le mie norme, osserveranno le mie leggi

e le metteranno in pratica.

Abiteranno nella terra che ho dato al mio

servo Giacobbe. In quella terra su cui

abitarono i loro padri, abiteranno essi,

i loro figli e i figli dei loro figli, per sempre;

il mio servo Davide sarà loro re per sempre.

Farò con loro un'alleanza di pace; sarà

un'alleanza eterna con loro.

Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il

mio santuario in mezzo a loro per sempre.

In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò

il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.

Le nazioni sapranno che io sono il Signore

che santifico Israele, quando il mio santuario

sarà in mezzo a loro per sempre.

Parola di Dio.

Vangelo.

Per riunire insieme i figli di Dio

che erano dispersi.

Dal Vangelo secondo Giovanni (11,45-56) anno pari.

In quel tempo, molti dei Giudei che erano

venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù

aveva compiuto, [ossia la risurrezione

di Làzzaro,] credettero in lui.

Ma alcuni di loro andarono dai farisei e

riferirono loro quello che Gesù aveva fatto.

Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono

il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo?

Quest'uomo compie molti segni.

Se lo lasciamo continuare così, tutti

crederanno in lui, verranno i Romani

e distruggeranno il nostro tempio e

la nostra nazione».

Ma uno di loro, Caifa, che era sommo

sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi

non capite nulla!

Non vi rendete conto che è conveniente per

voi che un solo uomo muoia per il popolo,

e non vada in rovina la nazione intera!».

Questo però non lo disse da se stesso, ma,

essendo sommo sacerdote quell'anno,

profetizzò che Gesù doveva morire per

la nazione; e non soltanto per la nazione,

ma anche per riunire insieme i figli di Dio

che erano dispersi.

Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.

Gesù dunque non andava più in pubblico

tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione

vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim,

dove rimase con i discepoli.

Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti

dalla regione salirono a Gerusalemme

prima della Pasqua per purificarsi.

Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio,

dicevano tra loro: «Che ve ne pare?

Non verrà alla festa?».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Leggete bene questa pagina, vi prego.

E poi rileggetela.

Gesù ha appena resuscitato Lazzaro,

provocando un immenso scandalo,

una tensione assoluta.

Ora è deciso; Gesù va eliminato, e con Lui

Lazzaro, (ma noi ci ostiniamo a dare sempre

la colpa a Giuda!) strana la nostra storia.

Giovanni pone la resurrezione di Lazzaro

prima della passione; egli è l’immagine

di tutti noi, Gesù, resuscitandolo, firma

la sua condanna a morte.

Ma la cosa sconcertante è la sentenza

di Caifa; Gesù va eliminato perché la

sua presenza crea imbarazzo alla neonata

classe sacerdotale e i romani potrebbero

innervosirsi.

Vero, Caifa, dal suo punto di vista,

ha perfettamente ragione.

E la frase che dice; meglio che muoia

Lui solo per tutto il popolo è la verità.

Paradossale.

Davvero Gesù morirà per tutto il popolo!

Caifa profetizza senza saperlo.

È una carogna, indegno, infame, ma

profetizza perché il suo ruolo gli

garantisce un contatto diretto con

l’Altissimo, profetizza nonostante sé.

Ricordiamocelo quando ci lamentiamo

(troppo) del parroco o del vescovo.

Anche se fragili o peccatori o incoerenti,

coloro che hanno un ministero all’interno

della Chiesa lo esercitano secondo il

cuore di Dio, nonostante loro!

Perciò, ringraziamo il Signore con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.

Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.

Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.