domenica 6 agosto 2023

Il Vangelo del Lunedì 7 Agosto 2023

 

Della 18° settimana del Tempo Ordinario.

San Gaetano Thiene, sacerdote.

Prima lettura.

Non posso io da solo portare il

peso di tutto questo popolo.

Dal libro dei Numeri (11,4b-15)

In quei giorni, gli Israeliti ripresero a

piangere e dissero: «Chi ci darà carne

da mangiare?

Ci ricordiamo dei pesci che mangiavamo

in Egitto gratuitamente, dei cetrioli, dei

cocomeri, dei porri, delle cipolle e dell'aglio.

Ora la nostra gola inaridisce; non c'è più

nulla, i nostri occhi non vedono altro

che questa manna».

La manna era come il seme di coriandolo

e aveva l'aspetto della resina odorosa.

Il popolo andava attorno a raccoglierla,

poi la riduceva in farina con la macina

o la pestava nel mortaio, la faceva

cuocere nelle pentole o ne faceva focacce;

aveva il sapore di pasta con l'olio.

Quando di notte cadeva la rugiada

sull'accampamento, cadeva anche la manna.

Mosè udì il popolo che piangeva in tutte

le famiglie, ognuno all'ingresso della

propria tenda; l'ira del Signore si accese

e la cosa dispiacque agli occhi di Mosè.

Mosè disse al Signore: «Perché hai fatto

del male al tuo servo?

Perché non ho trovato grazia ai tuoi occhi,

al punto di impormi il peso di tutto

questo popolo?

L'ho forse concepito io tutto questo popolo?

O l'ho forse messo al mondo io perché tu

mi dica: "Portalo in grembo", come la

nutrice porta il lattante, fino al suolo che

tu hai promesso con giuramento ai suoi padri?

Da dove prenderò la carne da dare a tutto

questo popolo?

Essi infatti si lamentano dietro a me,

dicendo: "Dacci da mangiare carne!".

Non posso io da solo portare il peso di

tutto questo popolo; è troppo pesante per me.

Se mi devi trattare così, fammi morire

piuttosto, fammi morire, se ho trovato

grazia ai tuoi occhi; che io non veda

più la mia sventura!».

Parola di Dio.

Vangelo.

Alzò gli occhi al cielo, recitò la

benedizione, spezzò i pani e li diede

ai discepoli, e i discepoli alla folla.

Dal Vangelo secondo Matteo (14,22-36) anno dispari.

Dopo che la folla ebbe mangiato], subito

Gesù costrinse i discepoli a salire sulla

barca e a precederlo sull’altra riva, finché

non avesse congedato la folla.

Congedata la folla, salì sul monte,

in disparte, a pregare.

Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.

La barca intanto distava già molte miglia

da terra ed era agitata dalle onde: il vento

infatti era contrario.

Sul finire della notte egli andò verso di

loro camminando sul mare.

Vedendolo camminare sul mare, i discepoli

furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!»

e gridarono dalla paura.

Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio,

sono io, non abbiate paura!».

Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu,

comandami di venire verso di te sulle acque».

Ed egli disse: «Vieni!».

Pietro scese dalla barca, si mise a camminare

sulle acque e andò verso Gesù.

Ma, vedendo che il vento era forte,

s’impaurì e, cominciando ad affondare,

gridò: «Signore, salvami!».

E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli

disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».

Appena saliti sulla barca, il vento cessò.

Quelli che erano sulla barca si prostrarono

davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei

Figlio di Dio!».

Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret.

E la gente del luogo, riconosciuto Gesù,

diffuse la notizia in tutta la regione; gli

portarono tutti i malati e lo pregavano di

poter toccare almeno il lembo del suo mantello.

E quanti lo toccarono furono guariti.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La folla se n'è andata, il miracolo più

eclatante si è consumato e porterà con sé

delle conseguenze impreviste e negative.

Gli apostoli attraversano il lago, Gesù

non è con loro, e, come da copione,

scoppia una bufera.

Succede anche a noi; portiamo nel cuore

solo il pane di Dio e dobbiamo attraversare

da soli il mare della vita.

Ma, nel mezzo del cammino, arriva il Signore.

Pietro ora osa, si fida, si butta.

“Vieni!” dice Gesù a Pietro.

E Pietro scende dalla barca, e affronta

le acque in tempesta.

Quando la nostra barca è scossa dai venti,

quando abbiamo l’impressione di

imbarcare acqua e di affondare,

il Signore ci raggiunge, proprio lì,

nel cuore della notte.

Il dolore e la paura ci possono impedire

di riconoscerlo e di scambiarlo,

addirittura, per un fantasma.

Eppure egli è lì, presente, cavalca le

nostre paure, galleggia su tutto ciò che

sembra annientarci.

Egli è il Signore della natura e della storia,

domina ogni cosa e ci raggiunge.

Pietro lo sfida, osa, potrebbe farcela, ma

per un attimo si distrae, si ripiega sulla

propria paura, e si fa una bella bevuta.

Grande Pietro, che hai osato seguire il

Maestro anche nella tempesta, grande

e irruento, caparbio e tenace Pietro.

La croce ti fonderà e ti purificherà come

L’oro, perché tu possa davvero diventare

pastore delle nostre comunità.

Insegnaci, fratello Pietro, a fidarci del

Signore, ad accoglierlo sulla nostra

barca, a sapere che Egli è presente anche

nella tempesta, attraverso la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.