giovedì 8 luglio 2021

Il Vangelo del Venerdì 9 Luglio 2021

 

Della 14° settimana del Tempo Ordinario.

Prima lettura.

Posso anche morire, dopo aver visto la tua faccia.

Dal libro della Gènesi (46,1-7.28-30)

In quei giorni, Israele dunque levò le tende con quanto possedeva e arrivò a Bersabea,

dove offrì sacrifici al Dio di suo padre Isacco.

Dio disse a Israele in una visione nella notte: «Giacobbe, Giacobbe!».

Rispose: «Eccomi!».

Riprese: «Io sono Dio, il Dio di tuo padre.

Non temere di scendere in Egitto, perché laggiù io farò di te una grande nazione.

Io scenderò con te in Egitto e io certo ti farò tornare.

Giuseppe ti chiuderà gli occhi con le sue mani».

Giacobbe partì da Bersabea e i figli d’Israele fecero salire il loro padre Giacobbe,

i loro bambini e le loro donne sui carri che il faraone aveva mandato per trasportarlo.

Presero il loro bestiame e tutti i beni che avevano acquistato nella terra di Canaan

e vennero in Egitto, Giacobbe e con lui tutti i suoi discendenti.

Egli condusse con sé in Egitto i suoi figli e i nipoti, le sue figlie e le nipoti,

tutti i suoi discendenti.

Egli aveva mandato Giuda davanti a sé da Giuseppe, perché questi desse istruzioni

in Gosen prima del suo arrivo.

Arrivarono quindi alla terra di Gosen.

Allora Giuseppe fece attaccare il suo carro e salì incontro a Israele, suo padre, in Gosen.

Appena se lo vide davanti, gli si gettò al collo e pianse a lungo, stretto al suo collo.

Israele disse a Giuseppe: «Posso anche morire, questa volta, dopo aver visto la

tua faccia, perché sei ancora vivo».

Parola di Dio.

Vangelo.

Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro.

Dal Vangelo secondo Matteo (10,16-23) anno dispari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Ecco: io vi mando come pecore in

mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.

Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno

nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia,

per dare testimonianza a loro e ai pagani.

Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte,

perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare,

ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.

Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare

i genitori e li uccideranno.

Sarete odiati da tutti a causa del mio nome.

Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.

Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non

avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Viviamo tempi difficili e nubi scure si addensano all’orizzonte.

In questi ultimi decenni il cristianesimo ha preso il primo posto nella triste classifica

delle religioni maggiormente perseguitate nel mondo.

Ogni giorno centinaia di discepoli subiscono minacce e violenze, anche fisiche,

a causa del Vangelo.

In alcuni paesi, inoltre, il radicalismo islamico, che nulla ha a che vedere col Corano!,

fomenta l’odio che giunge ad uccidere coloro che invece il testo sacro dell’Islam protegge.

In Europa, invece, assistiamo al bizzarro fenomeno del diffondersi di un laicismo

che giustifica ogni opinione; purché non sia cristiana!

La Chiesa continua ad essere accusata di miopia e di chiusura semplicemente perché,

democraticamente, esprime le proprie opinioni, poco gradite agli ambienti radicali

che ormai hanno in pugno l’opinione pubblica.

A noi, per ora, non succede di dover rischiare la vita nel testimoniare il Signore.

Gesù, però, l’aveva previsto; il discepolo non è più grande del Maestro e può

essere chiamato a dare la vita per il Vangelo.

Scuotiamoci dal nostro cristianesimo di poltrona e pantofole e sentiamoci in profonda

comunione con chi, ancora oggi, si professa cristiano rischiando la pelle, facendoci

aiutare dalla preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.