Della 22° settimana del
Tempo Ordinario.
S. Gregorio Magno papa
e dottore della Chiesa.
1° Lettura dalla prima
lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (2,1-5)
Dal Vangelo secondo Luca
(4,16-30) anno pari.
In quel tempo, Gesù
venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo
solito, di sabato,
entrò nella sinagoga e si alzò a leggere.
Gli fu dato il rotolo
del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era
scritto: «Lo Spirito
del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato
con l’unzione e mi ha
mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a
proclamare ai
prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in
libertà gli oppressi,
a proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo,
lo riconsegnò all’inserviente e sedette.
Nella sinagoga, gli
occhi di tutti erano fissi su di lui.
Allora cominciò a dire
loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi
avete ascoltato».
Tutti gli davano
testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia
che uscivano dalla sua
bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?».
Ma egli rispose loro:
«Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico,
cura te stesso.
Quanto abbiamo udito
che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”».
Poi aggiunse: «In
verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria.
Anzi, in verità io vi
dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa,
quando il cielo fu
chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in
tutto il paese; ma a
nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a
Sarèpta di Sidòne.
C’erano molti lebbrosi
in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di
loro fu purificato, se
non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose,
tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno.
Si alzarono e lo
cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del
monte, sul quale era
costruita la loro città, per gettarlo giù.
Ma egli, passando in
mezzo a loro, si mise in cammino.
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
La reazione scomposta della gente
di Nàzareth trova la sua radice nell'orgoglio;
come può quell'uomo che essi
conoscevano sin da bambino venire a insegnare
loro come ci si rapporta con Dio?
Essi, allora, avevano deciso che
da Gesù non potevano imparare nulla dì nuovo
che già non sapessero riguardo a Dio
e alla realizzazione delle sue promesse
fatte per mezzo dei profeti.
Spesso anche noi assumiamo un’aria
di sufficienza nei confronti di quelli che
sono preposti a insegnarci e ad
aiutarci ad approfondire la nostra fede; certe
omelie non ci dicono più niente,
certi sacerdoti sono sempre più noiosi, il Papa
dice sempre le stesse cose.
Tutto questo crea in noi uno
stato di apatia, che nemmeno Dio riesce a scalfire
facilmente, se non con grossi e salutari
scossoni.
Mi dispiace, ma purtroppo è così,
speriamo che almeno noi che giornalmente
leggiamo il Vangelo, riusciamo a
rimanere attenti alle parole del Signore,
se facciamo fatica, facciamoci
aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buona giornata,
Fausto.