domenica 3 maggio 2015

Il Vangelo del Lunedì 4 Maggio 2015

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (14,5-18)
Dal Vangelo secondo Giovanni (14,21-26) anno B.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
“Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva,
questi è colui che mi ama.
Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io
lo amerò e mi manifesterò a lui».
Gli disse Giuda, non l’Iscariota: «Signore, come
è accaduto che devi manifestarti a noi, e non
al mondo?».
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la
mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo
a lui e prenderemo dimora presso di lui.
Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la
parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre
che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora
presso di voi.
Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre
manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni
cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”.
Parola del Signore.
Il dolore e la sofferenza è un’esperienza talmente
difficile per ogni uomo, che quando troviamo
qualcuno che sia in grado di alleviarla in maniera
più o meno miracolosa, siamo disposti a tutto,
persino a farne un dio.
Ma spesso dimentichiamo che è Dio a concedere
salute e guarigione, oppure ci chiede di camminare
con suo Figlio Gesù sulla via della croce, della
malattia e della sofferenza.
Allora, se da un lato dobbiamo pregare per la nostra
ed altrui guarigione, dall’altro dobbiamo chiedere
il compimento della volontà di Dio.
Per essere veramente amati dal Padre,
come ci dice Gesù stesso.
Perciò, in queste parole di Gesù si nasconde un
insegnamento importantissimo, su cui è bene che
soffermiamo la nostra attenzione.
Il Maestro infatti ha detto che la sua manifestazione
non è legata ad un fatto di merito o di capacità, come
invece pensavano gli apostoli, ma è piuttosto legata
ad un fatto di accoglienza interiore.
Il processo viene indicato chiaramente da Gesù;
quando lo si ama, si mette in pratica la sua parola;
questo attira la benevolenza del Padre e del Figlio tanto
da venire a manifestarsi a lui nel segreto della sua
coscienza, ma per riuscirci dobbiamo pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.