Della 6° settimana del Tempo Ordinario.
Beato Corrado
Confalonieri, eremita.
Prima Lettura
La lingua nessuno
la può domare.
Dalla lettera di san
Giacomo apostolo (3,1-10)
Fratelli miei, non
siate in molti a fare da maestri, sapendo che riceveremo un
giudizio più severo:
tutti infatti pecchiamo in molte cose.
Se uno non pecca nel
parlare, costui è un uomo perfetto, capace di tenere
a freno anche tutto il
corpo.
Se mettiamo il morso
in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo
dirigere anche tutto
il loro corpo.
Ecco, anche le navi,
benché siano così grandi e spinte da venti gagliardi,
con un piccolissimo
timone vengono guidate là dove vuole il pilota.
Così anche la lingua:
è un membro piccolo ma può vantarsi di grandi cose.
Ecco: un piccolo fuoco
può incendiare una grande foresta!
Anche la lingua è un
fuoco, il mondo del male!
La lingua è inserita
nelle nostre membra, contagia tutto il corpo e incendia tutta
la nostra vita,
traendo la sua fiamma dalla Geènna.
Infatti ogni sorta di
bestie e di uccelli, di rettili e di esseri marini sono domati
e sono stati domati
dall'uomo, ma la lingua nessuno la può domare: è un male
ribelle, è piena di
veleno mortale.
Con essa benediciamo
il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini
fatti a somiglianza di
Dio.
Dalla stessa bocca
escono benedizione e maledizione.
Non dev'essere così,
fratelli miei!
Parola di Dio.
Vangelo
Fu trasfigurato
davanti a loro.
Dal Vangelo secondo
Marco (9,2-13) anno pari.
In quel tempo, Gesù
prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse
su un alto monte, in
disparte, loro soli.
Fu trasfigurato
davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime:
nessun lavandaio sulla
terra potrebbe renderle così bianche.
E apparve loro Elìa
con Mosè e conversavano con Gesù.
Prendendo la parola,
Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui;
facciamo tre capanne,
una per te, una per Mosè e una per Elìa».
Non sapeva infatti che
cosa dire, perché erano spaventati.
Venne una nube che li
coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce:
«Questi è il Figlio
mio, l'amato: ascoltatelo!».
E improvvisamente,
guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non
Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal
monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò
che avevano visto, se
non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti.
Ed essi tennero fra
loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere
dai morti.
E lo interrogavano:
«Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».
Egli rispose loro:
«Sì, prima viene Elìa e ristabilisce ogni cosa; ma, come sta
scritto del Figlio
dell'uomo?
Che deve soffrire
molto ed essere disprezzato.
Io però vi dico che
Elìa è già venuto e gli hanno fatto quello che hanno voluto,
come sta scritto di
lui».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
La visione che si presenta
davanti agli apostoli è talmente straordinaria, che
essi stessi trovano estrema
difficoltà ad esprimere ciò che videro davvero quel
giorno sul monte.
Eppure, fu un’esperienza che
segnò le loro menti ed i loro cuori in maniera
definitiva, visto che a distanza
di molti anni, lo steso Pietro, la descrive ancora
con minuzia di particolari.
Però, Marco, evidenzia anche un’altra
caratteristica; essi, pur avendo assistito
a questa manifestazione di Gesù,
non hanno ancora capito che il mistero di
Gesù, è un mistero di gloria, ma
che passa attraverso la passione e la croce.
Così fu per Giovanni Battista,
nuovo Elia, che è stato ucciso dall’indifferenza
e dalla meschinità di chi non
voleva aprire il cuore alla verità.
Apriamo, perciò, il nostro cuore
amici lettori, per accogliere la verità,
con l’aiuto della preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.