Della 22° settimana del Tempo Ordinario.
San Gregorio Magno,
Papa e dottore della Chiesa.
Prima Lettura
Soffriamo la fame,
la sete, la nudità.
Dalla prima lettera di
san Paolo apostolo ai Corìnzi (4,6b-15)
Fratelli, imparate [da
me e da Apollo] a stare a ciò che è scritto, e non vi
gonfiate d’orgoglio
favorendo uno a scapito di un altro.
Chi dunque ti dà
questo privilegio?
Che cosa possiedi che
tu non l’abbia ricevuto?
E se l’hai ricevuto,
perché te ne vanti come se non l’avessi ricevuto?
Voi siete già sazi,
siete già diventati ricchi; senza di noi, siete già diventati re.
Magari foste diventati
re!
Così anche noi
potremmo regnare con voi.
Ritengo infatti che
Dio abbia messo noi, gli apostoli, all’ultimo posto, come
condannati a morte,
poiché siamo dati in spettacolo al mondo, agli angeli e
agli uomini.
Noi stolti a causa di
Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi
onorati, noi
disprezzati.
Fino a questo momento
soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo percossi,
andiamo vagando di
luogo in luogo, ci affatichiamo lavorando con le nostre mani.
Insultati,
benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo
diventati come la
spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi.
Non per farvi
vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli
miei carissimi.
Potreste infatti avere
anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti
padri: sono io che vi
ho generato in Cristo Gesù mediante il Vangelo.
Parola di Dio.
Vangelo
Perché fate in
giorno di sabato quello che non è lecito?
Dal Vangelo secondo
Luca (6,1-5) anno pari.
Un sabato Gesù passava
fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano
e mangiavano le
spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei
dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro:
«Non avete letto quello che fece Davide, quando lui
e i suoi compagni
ebbero fame?
Come entrò nella casa
di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai
suoi compagni, sebbene
non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il
Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Per i farisei, l’unico criterio
per valutare la fede osservante di una persona è
quello delle cose lecite.
Ci sono della azioni che sono
lecite e delle altre che non lo sono; evidentemente,
questo modo di pensare non
coincide con la mentalità di Gesù, il quale, viene
invece a presentare loro un volto
di Dio, che va oltre questi criteri così ristretti.
Per Gesù, ciò che interessa a Dio
non sono le azioni, ma le persone.
Di fronte ad esse, persino un
atto apparentemente sbagliato può assumere un
altro significato.
Dunque, il Signore è padrone
delle regole e dei precetti e tutti questi, trovano
significato nella sua persona.
Slegati da questo legame, essi
diventano soltanto indicazioni asfittiche che, invece
di avvicinarci a Dio e far
conoscere il suo amore, ci allontanano inesorabilmente.
Perciò amici, non facciamo i
farisei anche noi, ma ascoltiamo o leggiamo la Parola
del Signore ogni giorno, aiutandoci
con la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.