venerdì 13 ottobre 2023

Il Vangelo del Sabato 14 Ottobre 2023

 

Della 27° settimana del Tempo Ordinario.

San Callisto I, Papa.

Prima Lettura

Date mano alla falce, perché la messe è matura.

Dal libro del profeta Gioèle (4,12-21)

Così dice il Signore: Si affrettino e salgano

le nazioni alla valle di Giòsafat, poiché lì

sederò per giudicare tutte le nazioni

dei dintorni.

Date mano alla falce, perché la messe è

matura; venite, pigiate, perché il torchio

è pieno e i tini traboccano, poiché grande

è la loro malvagità!

Folle immense nella valle della Decisione,

poiché il giorno del Signore è vicino nella

valle della Decisione.

Il sole e la luna si oscurano e le stelle

cessano di brillare.

Il Signore ruggirà da Sion, e da Gerusalemme

farà udire la sua voce; tremeranno i cieli

e la terra.

Ma il Signore è un rifugio per il suo popolo,

una fortezza per gli Israeliti.

Allora voi saprete che io sono il Signore,

vostro Dio, che abito in Sion, mio monte

santo, e luogo santo sarà Gerusalemme;

per essa non passeranno più gli stranieri.

In quel giorno le montagne stilleranno vino

nuovo e latte scorrerà per le colline; in tutti

i ruscelli di Giuda scorreranno le acque.

Una fonte zampillerà dalla casa del Signore

e irrigherà la valle di Sittìm.

L’Egitto diventerà una desolazione ed Edom

un arido deserto, per la violenza contro

i figli di Giuda,

per il sangue innocente sparso nel loro paese,

mentre Giuda sarà sempre abitata e

Gerusalemme di generazione in generazione.

Non lascerò impunito il loro sangue,

e il Signore dimorerà in Sion.

Parola di Dio.

Vangelo

Beato il grembo che ti ha portato!

Beati piuttosto coloro che ascoltano

la parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca (11,27-28) anno dispari.

In quel tempo, mentre Gesù parlava,

una donna dalla folla alzò la voce e gli

disse: «Beato il grembo che ti ha portato

e il seno che ti ha allattato!».

Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che

ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È un cuore di mamma, quello che alza il

suo grido per invidiare la madre di Gesù!

Quante volte le madri non sanno trattenere

il loro orgoglio per la creatura che hanno

portato nel grembo!

Me lo immagino Gesù che si interrompe,

spaesato, sorride guardando la madre

troppo impulsiva e dice una parola che

descrive bene sua madre Maria di Nazareth,

colei che ha accolto la Parola rendendola carne.

Maria è proposta come modello dei

discepoli; lei, prima tra i discepoli.

Dobbiamo davvero liberare la nostra

mente da più di duemila anni di

devozioni per ritrovare la quindicenne

che accoglie con maturità inaudita

l’annuncio dell’angelo, per riscoprire

la natura profonda dell’acerba

adolescente di Nazareth.

Noi ti ammiriamo piccola Maria, e come

tua cugina Elisabetta siamo esterrefatti

dalla tua adolescenziale impudenza,

dalla tua folle generosità che solletica

e seduce Dio che ti chiede di essere la

porta d’ingresso dell’Eterno nell’umanità.

Maria accoglie la Parola che, in lei,

diventa carne, volto, voce, vede la

Parola crescere e sgambettare per casa,

insegna a Dio a parlare, a pregare, ad

allacciarsi i sandali.

Che inaudito mistero è Nazarteh e la

sua semplicità, per noi che mal

sopportiamo la quotidianità sempre

uguale e ripetitiva, banalità che Dio

abita e riempie di straordinarietà.

Che Maria ci assista nel nostro voler

essere discepoli, sia lei, davvero,

a guidarci, a prendere sul serio Dio,

perché anche in noi egli faccia grandi

cose come ha fatto in lei; aiutandoci

con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.