venerdì 27 maggio 2022

Il Vangelo del Sabato 28 Maggio 2022

 

Della 6° settimana del Tempo Ordinario.

San Germano di Parigi, Vescovo.

Prima Lettura

Apollo dimostrava attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo.

Dagli Atti degli Apostoli (18,23-28)

Trascorso ad Antiòchia un po' di tempo, Paolo partì: percorreva di seguito

la regione della Galàzia e la Frìgia, confermando tutti i discepoli.

Arrivò a Èfeso un Giudeo, di nome Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto,

esperto nelle Scritture.

Questi era stato istruito nella via del Signore e, con animo ispirato, parlava

e insegnava con accuratezza ciò che si riferiva a Gesù, sebbene conoscesse

soltanto il battesimo di Giovanni.

Egli cominciò a parlare con franchezza nella sinagoga.

Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con

maggiore accuratezza la via di Dio.

Poiché egli desiderava passare in Acàia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero

ai discepoli di fargli buona accoglienza.

Giunto là, fu molto utile a quelli che, per opera della grazia, erano divenuti credenti.

Confutava infatti vigorosamente i Giudei, dimostrando pubblicamente attraverso

le Scritture che Gesù è il Cristo.

Parola di Dio.

Vangelo

Il Padre vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto.

Dal Vangelo secondo Giovanni (16,23b-28) anno pari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico:

se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.

Finora non avete chiesto nulla nel mio nome.

Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.

Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l'ora in cui non vi parlerò

più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre.

In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre

per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete

creduto che io sono uscito da Dio.

Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il

mondo e vado al Padre».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

I nostro dubbi sulle nostre preghiere e sulla loro effettiva efficacia si scontrano,

oggi, con queste parole di Gesù, che brillano per la loro semplicità e la loro logica.

Egli dice che tutto ciò che chiederemo ci verrà dato; lo otterremo perché lo

chiediamo nel suo nome; del resto, se non abbiamo ancora ottenuto quanto

abbiamo chiesto, è perché, non abbiamo ancora chiesto nulla nel suo nome.

Ecco dunque il segreto; chiedere nel nome di Gesù, non significa semplicemente

dire un nome, quanto, unirsi a Lui con tutta la vita e facendo nostri i suoi

sentimenti di amore e di gratitudine nei confronti del Padre.

Quando il Padre celeste vede che in noi ci sono gli stessi sentimenti e le stesse

scelte di vita di Gesù suo Figlio, non può non concederci quello che chiediamo;

perché non proviamo a pregare in questo modo?

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.