sabato 2 novembre 2024

Il Vangelo di Domenica 3 Novembre 2024

 

Della 31° Domenica del Tempo Ordinario.

Santa Silvia, madre di S. Gregorio Magno.

Prima Lettura

Ascolta, Israele: ama il Signore

tuo Dio con tutto il cuore.

Dal libro del Deuteronòmio (6,2-6)

Mosè parlò al popolo dicendo: «Temi il

Signore, tuo Dio, osservando per tutti i

giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il

figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e

tutti i suoi comandi che io ti do e così

si prolunghino i tuoi giorni.

Ascolta, o Israele, e bada di metterli in

pratica, perché tu sia felice e diventiate

molto numerosi nella terra dove scorrono

latte e miele, come il Signore, Dio dei

tuoi padri, ti ha detto.

Ascolta, Israele: il Signore è il nostro

Dio, unico è il Signore.

Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il

cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze.

Questi precetti che oggi ti do, ti stiano

fissi nel cuore».

Parola di Dio.

 

Salmo Responsoriale dal Sal 17 (18)

Ripetiamo. Ti amo, Signore, mia forza.

 

Ti amo, Signore, mia forza,

Signore, mia roccia,

mia fortezza, mio liberatore. R.

 

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; mio

scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.

Invoco il Signore, degno di lode,

e sarò salvato dai miei nemici. R.

 

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,

sia esaltato il Dio della mia salvezza.

Egli concede al suo re grandi vittorie,

si mostra fedele al suo consacrato. R.

 

Seconda Lettura

Egli, poiché resta per sempre, possiede

un sacerdozio che non tramonta.

Dalla lettera agli Ebrei (7,23-28)

Fratelli, [nella prima alleanza] in gran

numero sono diventati sacerdoti, perché

la morte impediva loro di durare a lungo.

Cristo invece, poiché resta per sempre,

possiede un sacerdozio che non tramonta.

Perciò può salvare perfettamente quelli

che per mezzo di lui si avvicinano a Dio:

egli infatti è sempre vivo per intercedere

a loro favore.

Questo era il sommo sacerdote che ci

occorreva: santo, innocente, senza

macchia, separato dai peccatori ed

elevato sopra i cieli.

Egli non ha bisogno, come i sommi

sacerdoti, di offrire sacrifici ogni giorno,

prima per i propri peccati e poi per quelli

del popolo: lo ha fatto una volta per tutte,

offrendo se stesso.

La legge infatti costituisce sommi sacerdoti

uomini soggetti a debolezza; ma la parola

del giuramento, posteriore alla Legge,

costituisce sacerdote il Figlio, reso

perfetto per sempre.

Parola di Dio.

 

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

 

Se uno mi ama, osserverà la mia

parola, dice il Signore, e il Padre mio

lo amerà e noi verremo a lui. (Gv 14,23)

 

Alleluia, alleluia.

 

Vangelo

Amerai il Signore tuo Dio.

Amerai il prossimo tuo.

Dal Vangelo secondo Marco (12,28b-34) anno B.

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno

degli scribi e gli domandò: «Qual è il

primo di tutti i comandamenti?».

Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele!

Il Signore nostro Dio è l'unico Signore;

amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo

cuore e con tutta la tua anima, con tutta

la tua mente e con tutta la tua forza".

Il secondo è questo: "Amerai il tuo

prossimo come te stesso".

Non c'è altro comandamento più grande

di questi».

Lo scriba gli disse: «Hai detto bene,

Maestro, e secondo verità, che Egli è

unico e non vi è altri all'infuori di lui;

amarlo con tutto il cuore, con tutta

l'intelligenza e con tutta la forza e amare

il prossimo come se stesso vale più di

tutti gli olocausti e i sacrifici».

Vedendo che egli aveva risposto

saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei

lontano dal regno di Dio».

E nessuno aveva più il coraggio

di interrogarlo.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Prima o poi la domanda; qual’è la cosa

più importante della nostra vita ce la

dobbiamo fare; un pò perché si

moltiplicano gli impegni e, ci sentiamo

legati in lacci e laccetti e non sappiamo

quali tagliare, un pò perché non

possiamo ridurre l’esistenza o mettere

in fila comportamenti, doveri, attenzioni

e convenienze e, alla fine sentirci svuotati

della nostra vita, che se ne è andata a

pezzi, un pò di quà e un pò di là.

Un pò di lavoro, un pò di affetti, un pò

di avventure, un pò di conoscenze,

qualche slancio inedito, qualche buona

azione, un bisbiglio di preghiera, forse,

una visita ai nostri vecchi, se ne

abbiamo il tempo.

Il pio ebreo, ne aveva almeno 613 di

precetti scritti nella legge tra i quali

dover districarsi.

Non era proprio legittima la domanda

fatta a Gesù; ma mi dici se c’è un centro

nella mia vita da cui posso guardare

all’esistenza senza affanni, senza sentirmi

una macchinetta automatica?

Mi puoi dire se c’è un motore che mi

impegna, ma chi mi può anche dare

gioia; che mi costa, tanto la vita non

è sempre una passeggiata, ma che mi

permette di tenermela in mano,

di sentirmela mia?

Detto in termini più formali; quale è il

primo, il più grande dei comandamenti?

Questo cristianesimo è una somma di

prescrizioni, che hanno già distribuito

la mia vita in tanti cassettini, così che

la mia esistenza è solo aprire quello

giusto, al momento giusto, oppure è

un principio che pure mi mette al muro,

ma che mi fa sentire vivo?

E Gesù, come sempre, offre uno sguardo

di sintesi sulla vita; amerai il Signore

senza riserve, e amerai il prossimo

come te stesso.

È tutto qui il cristianesimo.

È amare Dio e contemporaneamente

amare il prossimo.

L’amore di Dio, passa attraverso l’amore

per il prossimo e l’amore per l’uomo/donna,

passa dall’amore di Dio.

La tentazione di mettersi da una parte o

dall’altra, è sempre grande per ciascuno,

per la Chiesa, per l’esperienza d’amore

di una coppia, (attenzione; uomo e donna,

non confondiamoci), per una bella vita

di amicizia, per una famiglia, (sempre

formata da un uomo e da una donna,

non una famiglia arcobaleno), per una

società che si vuol ispirare a valori

religiosi cristiani.

Credere, amici, non è riducibile a un

comodo formalismo religioso, (come

cercano di farlo passare certi uomini

di Chiesa), se pure liturgico e

contemplativo, né a una vita generosa

che non parta dalla certezza di sentirsi

amati da Dio e dalla decisione di

metterlo al primo posto.

Tutto qui, amici, mi sembra abbastanza

facile, buona Domenica Fausto.