Martedì della Settimana Santa.
Beato Amedeo IX di
Savoia, duca, terziario francescano.
Prima lettura.
Io ti renderò luce
delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra.
Dal libro del profeta
Isaìa (49,1-6)
Ascoltatemi, o isole, udite
attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno
materno mi ha
chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome.
Ha reso la mia bocca
come spada affilata, mi ha nascosto all'ombra della sua
mano, mi ha reso
freccia appuntita, mi ha riposto nella sua farètra.
Mi ha detto: «Mio
servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria».
Io ho risposto:
«Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio
diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio».
Ora ha parlato il
Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per
ricondurre a lui
Giacobbe e a lui riunire Israele-poiché ero stato onorato dal
Signore e Dio era
stato la mia forza-, e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio
servo per restaurare
le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d'Israele.
Io ti renderò luce
delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità
della terra».
Parola di Dio.
Vangelo.
Uno di voi mi tradirà;
non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte.
Dal Vangelo secondo Giovanni
(13, 21-33. 36-38) anno dispari.
In quel tempo, [mentre
era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente
turbato e dichiarò:
«In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».
I discepoli si
guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse.
Ora uno dei discepoli,
quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù.
Simon Pietro gli fece
cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava.
Ed egli, chinandosi
sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?».
Rispose Gesù: «È colui
per il quale intingerò il boccone e glielo darò».
E, intinto il boccone,
lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta.
Allora, dopo il
boccone, Satana entrò in lui.
Gli disse dunque Gesù:
«Quello che vuoi fare, fallo presto».
Nessuno dei commensali
capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti
pensavano che, poiché
Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra
quello che ci occorre
per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri.
Egli, preso il
boccone, subito uscì.
Ed era notte.
Quando fu uscito, Gesù
disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato,
e Dio è stato
glorificato in lui.
Se Dio è stato
glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo
glorificherà subito.
Figlioli, ancora per
poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto
ai Giudei, ora lo dico
anche a voi: dove vado io, voi non potete venire».
Simon Pietro gli
disse: «Signore, dove vai?».
Gli rispose Gesù:
«Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi».
Pietro disse:
«Signore, perché non posso seguirti ora?
Darò la mia vita per
te!».
Rispose Gesù: «Darai
la tua vita per me?
In verità, in verità
io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia
rinnegato tre volte».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
In Giovanni il racconto della Cena
è denso di stupore che si fa largo nella
drammaticità del momento.
Gesù salva Giuda dal suo
tradimento e Pietro dalla sua arroganza.
Il boccone (l’eucarestia!) dato a
Giuda è l’ultimo tentativo del Maestro per
manifestargli la misura del suo
amore e il suo perdono.
Giuda vede in quel gesto, che è
un sacramento d’amore, un gesto di sfida.
È notte profonda, nel suo cuore,
buio fitto.
È perso, Giuda, certo, ma non è
venuto esattamente per chi è perduto,
il Salvatore del mondo?
Pietro, invece, accentua la
distanza dagli altri, si tira fuori, pensa di essere
il primo della classe.
Ingenuo ed illuso; dovrà
confrontarsi con la fragilità della propria fede per
poter diventare, infine, il
garante della fede dei fratelli.
E fra questi due tradimenti Gesù
afferma l’incredibile; il gesto che segna
il momento più catastrofico della
sua vicenda terrena diventa, per Lui,
l’occasione per manifestare lo
straordinario progetto che Dio ha sul mondo,
il suo volto autentico.
In questa settimana sediamoci a
meditare quanto è grande l’amore di Dio
su ciascuno di noi, ne abbiamo
tanto bisogno, io per primo amici.
Nessuno è perso, agli occhi di
Dio; siamo tutti oggetto della sua opera di
salvezza, per questo dobbiamo
ringraziarlo con la nostra preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.