Della 28° settimana del Tempo Ordinario.
San Benedetto,
martire.
Prima Lettura
Dio renderà a
ciascuno secondo le sue opere, al Giudeo prima come al Greco.
Dalla lettera di san
Paolo apostolo ai Romani (2,1-11)
Chiunque tu sia, o
uomo che giudichi, non hai alcun motivo di scusa perché, mentre
giudichi l’altro,
condanni te stesso; tu che giudichi, infatti, fai le medesime cose.
Eppure noi sappiamo
che il giudizio di Dio contro quelli che commettono tali cose
è secondo verità.
Tu che giudichi quelli
che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso,
pensi forse di
sfuggire al giudizio di Dio?
O disprezzi la
ricchezza della sua bontà, della sua clemenza e della sua magnanimità,
senza riconoscere che
la bontà di Dio ti spinge alla conversione?
Tu, però, con il tuo
cuore duro e ostinato, accumuli collera su di te per il giorno
dell’ira e della
rivelazione del giusto giudizio di Dio, che renderà a ciascuno secondo
le sue opere: la vita
eterna a coloro che, perseverando nelle opere di bene, cercano
gloria, onore,
incorruttibilità; ira e sdegno contro coloro che, per ribellione,
disobbediscono alla
verità e obbediscono all’ingiustizia.
Tribolazione e
angoscia su ogni uomo che opera il male, sul Giudeo, prima, come
sul Greco; gloria
invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo, prima,
come per il Greco: Dio
infatti non fa preferenza di persone.
Parola di Dio.
Vangelo
Guai a voi,
farisei; Guai a voi, dottori della Legge.
Dal Vangelo secondo
Luca (11,42-46) anno dispari.
In quel tempo, il
Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla
menta, sulla ruta e su
tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio.
Queste invece erano le
cose da fare, senza trascurare quelle.
Guai a voi, farisei,
che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze.
Guai a voi, perché
siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa
sopra senza saperlo».
Intervenne uno dei
dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo,
tu offendi anche noi».
Egli rispose: «Guai
anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di
pesi insopportabili, e
quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Quanto ha ragione il Signore!
A volte anche noi cattolici
facciamo come i farisei; facciamo diventare gigantesche
piccole questioni in modo da
ridimensionare quelle vere!
Certo; è importante l’idea della
decima, cioè l’attenzione al tempio e ai poveri a
partire dalle proprie
disponibilità finanziarie, ma giungere a pagare la decima sulle
spezie era una forma (non
richiesta) di devozione decisamente eccessiva.
Ma non è quello il problema reale;
il fatto è che questa attenzione ai dettagli finiva
col trascurare le cose vere e
autentiche della Legge, quelle essenziali; l’attenzione
al prossimo e l’esercizio
costante dell’amore.
Quante volte nelle nostre
parrocchie succede la stessa cosa; si litiga per gli orari
della messa o su chi deve fare la
catechista e poi non ci si rende conto della povera
testimonianza che diamo nel
quartiere.
Gesù non risparmia nemmeno una
feroce critica ai dottori della Legge, coloro che
avevano il difficile compito di
spezzare il dono della Parola al popolo e che, invece,
complicavano la vita a tutti con
assurde interpretazioni.
Difficile non ammettere, con
dolore, che a volte nelle prediche dei nostri sacerdoti
sentiamo la stessa cosa; invece
di avvicinarci alla comprensione della Parola ci
confondono le poche idee chiare
che abbiamo!
Perciò, preghiamo per loro e per
la loro conversione.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio,
ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.