lunedì 27 gennaio 2025

Il Vangelo del Martedì 28 Gennaio 2025

 

Della 3° settimana del Tempo Ordinario.

San Tommaso d'Aquino,

sacerdote e Dottore della Chiesa.

Prima Lettura.

Ecco, io vengo per fare,

o Dio, la tua volontà.

Dalla lettera agli Ebrei (10,1-10)

Fratelli, la Legge, poiché possiede

soltanto un’ombra dei beni futuri e non

la realtà stessa delle cose, non ha mai

il potere di condurre alla perfezione

per mezzo di sacrifici-sempre uguali,

che si continuano a offrire di anno in

anno-coloro che si accostano a Dio.

Altrimenti, non si sarebbe forse cessato

di offrirli, dal momento che gli offerenti,

purificati una volta per tutte, non avrebbero

più alcuna coscienza dei peccati?

Invece in quei sacrifici si rinnova di

anno in anno il ricordo dei peccati.

È impossibile infatti che il sangue di

tori e di capri elimini i peccati.

Per questo, entrando nel mondo, Cristo

dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né

offerta, un corpo invece mi hai preparato.

Non hai gradito né olocausti né sacrifici

 per il peccato.

Allora ho detto: "Ecco, io vengo-poiché

di me sta scritto nel rotolo del libro-per

fare, o Dio, la tua volontà"».

Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e

non hai gradito né sacrifici né offerte,

né olocausti né sacrifici per il peccato»,

cose che vengono offerte secondo la

Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a

fare la tua volontà».

Così egli abolisce il primo sacrificio

per costituire quello nuovo.

Mediante quella volontà siamo stati

santificati per mezzo dell'offerta del

corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.

Parola di Dio.

Vangelo.

Chi fa la volontà di Dio, costui

per me è fratello, sorella e madre.

Dal Vangelo secondo

Marco (3,31-35) anno dispari.

In quel tempo, giunsero la madre

di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori,

mandarono a chiamarlo.

Attorno a lui era seduta una folla, e gli

dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli

e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».

Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre

e chi sono i miei fratelli?».

Girando lo sguardo su quelli che erano

seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia

madre e i miei fratelli!

Perché chi fa la volontà di Dio, costui

per me è fratello, sorella e madre».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Ed ecco il secondo brano ‘anarchico’

di cui vi parlavo qualche giorno fa.

Gesù quasi disconosce la sua famiglia,

allargata ormai a coloro che accolgono

la Parola e la conservano.

Come già dicevo, il Vangelo, e Marco,

in particolare, osa proporre un modello

famigliare innovativo, che supera i

legami tribali e di sangue per proporre

delle nuove relazioni fondate

sull’affinità spirituale, sulla

consapevolezza di essere figli dello

stesso padre, fratelli nell’unico Cristo.

La condizione per diventare famigliari

di Dio, dice Gesù, è quella di essere

attenti uditori della Parola e di cercare la

volontà salvifica di Dio nella nostra vita.

Gesù gira lo sguardo su di noi, ci propone,

oggi!, di sentirci davvero suoi fratelli.

Amici che vivete situazioni famigliari

disperate, o solitudini che, alla fine,

vi hanno prosciugato l’anima,

sappiate che il Signore ci invita a fare

esperienza di Lui.

Lo so, non è molto per chi vive nella

solitudine tutto il giorno, ma conosco

amici che, superato il proprio dolore,

hanno allargato la propria vita e hanno

accolto nella preghiera tutti i fratelli

cristiani sparsi nel mondo, riempiendo

il proprio cuore di consolazione.

Chiediamo al Signore di sperimentare

questa grazia, attraverso la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.