Della 3° settimana di Avvento.
San Pietro Canisio,
sacerdote
e dottore della
Chiesa
Prima lettura.
Ecco, l'amato mio
viene saltando per i monti.
Dal Cantico dei Cantici
(2,8-14)
Una voce! L'amato mio!
Eccolo, viene saltando
per i monti,
balzando per le
colline.
L'amato mio somiglia a
una gazzella
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta dietro
il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia dalle inferriate.
Ora l'amato mio prende
a dirmi: «Àlzati,
amica mia, mia bella,
e vieni, presto!
Perché, ecco,
l'inverno è passato, è cessata
la pioggia, se n'è
andata; i fiori sono
apparsi nei campi,
il tempo del canto è
tornato e la voce della
tortora ancora si fa
sentire nella nostra campagna.
Il fico sta maturando
i primi frutti e le viti
in fiore spandono
profumo.
Àlzati, amica mia, mia
bella, e vieni, presto!
O mia colomba, che
stai nelle fenditure della
roccia, nei
nascondigli dei dirupi, mostrami
il tuo viso,
fammi sentire la tua
voce, perché la tua voce
è soave, il tuo viso è
incantevole».
Parola di Dio.
Vangelo.
A cosa devo che la
madre del mio
Signore venga a me?
Dal Vangelo secondo
Luca (1,39-45) anno pari.
In quei giorni Maria
si alzò e andò in fretta
verso la regione
montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di
Zaccarìa, salutò Elisabetta.
Appena Elisabetta ebbe
udito il saluto di
Maria, il bambino
sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata
di Spirito Santo ed
esclamò a gran voce:
«Benedetta tu fra le
donne e benedetto il
frutto del tuo grembo!
A che cosa devo che la
madre del mio
Signore venga da me?
Ecco, appena il tuo
saluto è giunto ai miei
orecchi, il bambino ha
sussultato di gioia
nel mio grembo.
E beata colei che ha
creduto nell'adempimento
di ciò che il Signore
le ha detto».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Continua il conto alla rovescia
prima del
Natale; Maria ha saputo dall’angelo
dell’inattesa gravidanza di sua
cugina
Elisabetta ed invece di
rinchiudersi in
se stessa e meditare, eccola in
viaggio
verso il Nord per andarla a
trovare, un
viaggio faticoso che compie ‘in
fretta’,
là dove c’è un bisogno c’è la
madre,
come vedremo al matrimonio di
Cana.
Quali pensieri animano il cuore
di
quest’adolescente?
Quante paure e dubbi affollano i
suoi
pensieri?: “Avrò sognato?
Cosa è davvero successo?”.
Finalmente l’incontro tra le due
donne,
una giovanissima, l’altra
attempata,
prima di potersi parlare i due
bambini
già si riconoscono, il Battista
scalcia,
come se già volesse indicare,
mostrare,
adempiere alla sua vocazione,
lo Spirito Santo ora le avvolge e
la
gioia esplode; si fanno i
complimenti,
poi cantano, poi danzano; allora
è tutto
vero, allora davvero il Dio dei
padri
non si è dimenticato di noi!
Davvero le profezie mille volte
ascoltate
nella sinagoga, il giorno di
sabato, non
erano vecchie illusioni, fatue
speranze,
davvero il Dio dei padri è colui
che vede
la sofferenza ed interviene!
Elisabetta scuote la testa, da
persona
riflessiva e matura qual è, e
chiede alla
piccola Maryam; come hai fatto a
crederci?
Come sei riuscita a credere che l’immenso
avrebbe abitato il tuo acerbo
corpo per
diventare uomo?
E la vecchia cugina formula il
più bel
saluto, il complimento più
autentico che
mai si potrà fare alla madre del
Signore:
“Beata te che ha creduto!”; sì,
Maria,
beata te che hai creduto, che ti
sei fidata,
che ti sei lasciata fare, beata
la tua
incoscienza che crede nel Dio
dell’impossibile, beata la tua
disponibilità a lasciarti
sconvolgere
la vita, a metterti in secondo
piano,
beata la tua generosità che
accetta di
pensare al popolo prima che a se,
beata
la tua fede che ci suscita un pò
d’invidia
in ogni discepolo dopo di te e
tanto,
tanto entusiasmo e preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.