mercoledì 12 luglio 2023

Il Vangelo del Giovedì 13 Luglio 2023

 

Della 14° settimana del Tempo Ordinario.

Sant'Enrico II, Imperatore.

Prima lettura.

Dio mi ha mandato qui prima di voi

per conservarvi in vita.

Dal libro della Gènesi (44,18-21.23b-29;45,1-5)

In quei giorni, Giuda si fece innanzi e disse

a Giuseppe: «Perdona, mio signore, sia

permesso al tuo servo di far sentire una

parola agli orecchi del mio signore; non

si accenda la tua ira contro il tuo servo,

perché uno come te è pari al faraone!

Il mio signore aveva interrogato i suoi

servi: "Avete ancora un padre o un fratello?".

E noi avevamo risposto al mio signore:

"Abbiamo un padre vecchio e un figlio

ancora giovane natogli in vecchiaia, il

fratello che aveva è morto ed egli è rimasto

l'unico figlio di quella madre e suo padre lo ama".

Tu avevi detto ai tuoi servi: "Conducetelo

qui da me, perché possa vederlo con i

miei occhi.

Se il vostro fratello minore non verrà

qui con voi, non potrete più venire alla

mia presenza".

Fatto ritorno dal tuo servo, mio padre,

gli riferimmo le parole del mio signore.

E nostro padre disse: "Tornate ad

acquistare per noi un po' di viveri".

E noi rispondemmo: "Non possiamo

ritornare laggiù: solo se verrà con noi

il nostro fratello minore, andremo; non

saremmo ammessi alla presenza di

quell'uomo senza avere con noi il

nostro fratello minore".

Allora il tuo servo, mio padre, ci disse:

"Voi sapete che due figli mi aveva

procreato mia moglie.

Uno partì da me e dissi: certo è stato sbranato!

Da allora non l'ho più visto.

Se ora mi porterete via anche questo e gli

capitasse una disgrazia, voi fareste scendere

con dolore la mia canizie negli inferi"».

Allora Giuseppe non poté più trattenersi

dinanzi a tutti i circostanti e gridò: «Fate

uscire tutti dalla mia presenza!».

Così non restò nessun altro presso di lui,

mentre Giuseppe si faceva conoscere dai

suoi fratelli.

E proruppe in un grido di pianto.

Gli Egiziani lo sentirono e la cosa fu

risaputa nella casa del faraone.

Giuseppe disse ai fratelli: «Io sono Giuseppe!

È ancora vivo mio padre?».

Ma i suoi fratelli non potevano rispondergli,

perché sconvolti dalla sua presenza.

Allora Giuseppe disse ai fratelli:

«Avvicinatevi a me!».

Si avvicinarono e disse loro: «Io sono

Giuseppe, il vostro fratello, quello che

voi avete venduto sulla via verso l'Egitto.

Ma ora non vi rattristate e non vi crucciate

per avermi venduto quaggiù, perché Dio

mi ha mandato qui prima di voi per

conservarvi in vita».

Parola di Dio.

Vangelo.

Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

Dal Vangelo secondo Matteo (10,7-15) anno pari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:

«Strada facendo, predicate, dicendo che

il regno dei cieli è vicino.

Guarite gli infermi, risuscitate i morti,

purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.

Gratuitamente avete ricevuto,

gratuitamente date.

Non procuratevi oro né argento né denaro

nelle vostre cinture, né sacca da viaggio,

né due tuniche, né sandali, né bastone,

perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.

In qualunque città o villaggio entriate,

domandate chi là sia degno e rimanetevi

finché non sarete partiti.

Entrando nella casa, rivolgetele il saluto.

Se quella casa ne è degna, la vostra pace

scenda su di essa; ma se non ne è degna,

la vostra pace ritorni a voi.

Se qualcuno poi non vi accoglie e non

dà ascolto alle vostre parole, uscite da

quella casa o da quella città e scuotete

la polvere dei vostri piedi.

In verità io vi dico: nel giorno del giudizio

la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata

meno duramente di quella città».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Ecco una Parola di Gesù davvero utile per tutti.

Abbiamo ricevuto tanto da Dio e

continuamente veniamo riempiti

dalla sua grazia.

Tutto questo lo otteniamo senza meriti,

perché Dio dona con gioia il suo amore

e la sua misericordia a tutti.

Noi, a nostra volta, siamo chiamati a

fare lo stesso con gli altri.

È davvero triste vedere cristiani che si

danno tanto da fare nelle parrocchie,

nelle comunità o nei gruppi semplicemente

per ricevere un contraccambio.

Anche se cerchiamo soltanto

considerazione o ammirazione,

in ogni caso abbiamo già ricevuto

la nostra ricompensa.

Il nostro stile, invece, dovrebbe essere

improntato proprio alla gratuità, proprio

come Dio fa con noi.

Essere nella Chiesa lievito di pace e di

amore, ma senza che gli altri se ne

accorgano; questo è davvero segno di

una grande maturità umana e spirituale,

che riceviamo attraverso la nostra preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.